Il sindaco Michele Campisi e l’assessore all’Urbanistica e ai Trasporti Andrea Milazzo, in merito all’istituzione dei pedaggi autostradali, con un documento trasmesso all’Assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Siciliana Carmelo Pietro Russo, hanno manifestato il disappunto dell’Amministrazione comunale, motivando l’inappropriatezza di tale provvedimento applicato ad un territorio alquanto carente di infrastrutture viarie e ferroviarie.“Il Territorio del Comune di Caltanissetta, ma piu’ in generale il territorio dell’intero Centro Sicilia, oltre ché risultare afflitto da un concreto gap di interesse economico rispetto ai territori costieri, non solo piu’ odiernamente appetibili sotto il profilo turistico ed industriale, ma anche meglio infrastrutturati, è anche interessato e caratterizzato dall’inadeguatezza delle infrastrutture viarie e ferroviarie, circostanza che ne accentua il divario. Se concreti passi in avanti si stanno facendo con il collegamento Caltanissetta Agrigento da una parte, non può non rilevarsi dall’altra il lento e progressivo deterioramento del collegamento autostradale con Catania e Palermo, dove addirittura, in quest’ultimo caso si viaggia su un cavalcavia in un’unica corsia a causa dell’inadeguatezza del carico sopportabile dal ponte che collega il tratto Resuttano Ponte Cinque Archi. Pur non oggetto dell’argomento non può comunque non ricordarsi che allo stato risultano interdetti i collegamenti con Gela. Non può quindi non rilevarsi una precaria manutenzione, che non solo non assicura ad oggi la fruzione dell’infrastruttura agli odierni standard di sicurezza, ma integra ad oggi una fruibilità dell’opera largamente inferiore a quella garantita negli anni settanta, epoca di realizzazione della stessa. A ciò si aggiunge l’assenza di una valida alternativa di collegamento, in atto inesistente sotto il profilo viario e che potrebbe invece essere costituita dalla ferrovia, dove ancora oggi si discute se il tracciato della nuova Palermo Catania, sulla cui indifferibilità di realizzazione non si ritiene di dover nulla aggiungere, debba o meno interessare le province di Caltanissetta ed Enna, fatto quest’ultimo su cui si chiede formalmente l’intervento della S.V. per evitare un ulteriore danno per le collettività interessate, che verrebbero private della forse ultima possibilità di avere un collegamento ferroviario adeguato ai tempi. Ne consegue che l’introduzione dei pedaggi autostradali, nelle odierne condizioni anzi descritte costituirebbe un danno gravissimo all’economia ed alla possibilità di sviluppo del nostro territorio”.

