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Caltanissetta, messa per San Francesco di Sales patrono dei giornalisti. Il vescovo: “Non basta scrivere di lamentazioni”

Redazione

Caltanissetta, messa per San Francesco di Sales patrono dei giornalisti. Il vescovo: “Non basta scrivere di lamentazioni”

Lun, 25/01/2016 - 12:39

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giornalistiCALTANISSETTA – E’ stata celebrata dal Vescovo Mario Russotto insieme a Mons. Giuseppe La Placa (responsabile dell’ufficio stampa della Diocesi) la messa in seminario, domenica 24 gennaio, in occasione della festa del patrono dei giornalisti San Francesco di Sales. Folta la rappresentanza di addetti all’informazione che operano nella provincia nissena
Nel corso dell’omelia il Vescovo oltre al sottolineare il ruolo dei giornalisti e l’influenza della loro opera, non ha mancato di fare riferimento alla situazione che vive la città: “Piange il cuore a vedere la città lasciarsi andare e vivere la rassegnazione. Il che è molto grave. Sarebbe positiva la disperazione, se fosse una forma di relazione, invece vediamo la rassegnazione. Sembra quasi aver perso completamente la speranza. E’ importante che chi governa la città riprenda il dialogo con i cittadini a servizio del popolo. Che ridia lustro alla nostra città. Questa degradazione interiore si rispecchia nel degrado della città”.
Non sono mancati piccoli dettagli, riferimenti concreti per esemplificare il messaggio: “Ad esempio vedere la Piazzetta Giovanni Paolo II, una delle più amate e frequentate da giovani e adulti con un faro solo che illumina solo metà della statua e la scritta del Papa Santo che non si legge, il motorino dell’acqua che non funziona, e i seminaristi si sforzano a tenere in vita il prato”.
Chi svolge la professione di giornalista non deve cadere nel tranello di dare voce solo alle negatività ed alla protesta: “Questo dovete dire alla gente, ai nisseni. Non basta scrivere di lamentazioni. Anche la Bibbia ha un libro di lamentazioni, ma è un piccolo libro rispetto alla grande progettualità. Anche il lungo cammino ha bisogno di un primo passo che non bisogna aspettare dagli altri, il primo passo sei tu”.