SAN CATALDO – In occasione dell’incontro svoltosi a San Cataldo dal Comitato Tutela Cittadino diretto da Valerio Ferrara sul tema “Quali soluzioni per il lavoro a San Cataldo?” l’On. Alessandro Pagano, Deputato Nazionale e co-fondatore del partito Area Popolare- NCD, ha espresso la sua opinione che oggi viene in parte riportata:
“Ritengo che almeno tre devono essere le azioni che il sistema del “pubblico” debba fare per favorire l’occupazione, dando per scontato che esso non può più dare posti di lavoro mentre può e deve essere elemento di propulsione e di miglioramento del territorio:
1) Taglio della spesa pubblica improduttiva. Che sia chiaro, dietro ogni spreco, o c’è una clientela, o un assistenzialismo, o una corruzione. Ogni euro di spesa improduttiva è fonte di povertà e ogni comune sa quante cose deve “tagliare” per recuperare ricchezza ed evitare nuove tasse.
2) Efficientamento della spesa pubblica comunale e qui mi viene in mente la “raccolta differenziata” su cui c’è tanto da fare per eliminare milioni di euro di tasse.
3) Stimolo all’economia locale.
“Pur avendo tante e chiare idee sui primi due punti, oggi abbiamo preferito concentrare l’attenzione, sul terzo punto, ossia la creazione di opportunità di sviluppo a vantaggio della propria Comunità” – ha spiegato il Deputato Nazionale.
“Non è l’unico nostro progetto e non mancheremo di mostrare gli altri ma tra le cose più qualificate vi è la ultimazione- ha continuato Pagano- dell’Ospedale di San Cataldo, che ricordo fa parte degli “Ospedali Riuniti Sant’Elia”, in un Polo Oncologico pienamente compiuto. Infatti quando, su nostra iniziativa, nacque il Centro a San Cataldo nel 2005, si ebbe la forza di realizzare i reparti di Riabilitazione, Hospice e soprattutto Radioterapia; molto fu fatto ma non tutto. Ricordo anche che questi servizi sanitari portano benessere alla salute dei cittadini ma generano anche un consistente indotto economico. Il Polo Oncologico infatti rappresenta una sorta di “magnete” che attira molte persone fuori provincia che si devono rivolgere a questi Centri come unica alternativa alla migrazione verso Palermo, o Catania, o addirittura città del nord Italia.
Grazie a questa intuizione, a San Cataldo gravitano ben 3 province, le quali riversano buona e sana economia attraverso un indotto che, secondo studi compiuti in Assessorato Regionale nel 2004, può arrivare a valere circa 7 milioni di euro. Una ricchezza mica male per il nostro martoriato territorio”.
L’On. Pagano così continua: “Ai tempi, i “ciechi” e i “cattivi” bloccarono il pieno sviluppo del progetto e così oggi ci ritroviamo con un Polo Oncologico dimezzato. Servono infatti altri servizi integrativi e per la precisione: un secondo acceleratore lineare per la Radioterapia, un maggiore numero di posti letto per l’Hospice e la Riabilitazione, l’istituzione dell’Unità Farmaci Antiblastici, il trasferimento dell’Oncologia Medica, la convenzione con l’Ipab “Canonico Pagano” per il comodato gratuito del bel giardino di ulivi e piante mediterranee confinante con l’ospedale al fine di realizzare un piccolo polmone verde tanto utile agli sfortunati pazienti e ai loro parenti, ed infine la realizzazione del “Sistema Oncologico Integrato” mettendo in “rete” tutti i servizi oncologici del pubblico e del privato già esistenti nel territorio”.
L’On. Alessandro Pagano ha infine concluso: “Come già detto in più occasioni, San Cataldo deve cogliere la grande opportunità di avere un Direttore Generale di ASP che è anche oncologo e che ha già realizzato nella sua provincia di origine un progetto analogo. E’ noto l’impegno che io e il mio partito stiamo profondendo da anni, suggeriamo all’Amministrazione Comunale di affiancarsi alla Deputazione Nazionale per fare fronte comune e realizzare sinergie. Questo significherebbe buona sanità e tanti denari di indotto capaci di generare sviluppo e crescita economica”.

