Grazie anche alle ripetute segnalazioni al legislatore da parte della Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali (FIAIP), di cui sono onorato di far parte, è stata finalmente approvata in via definitiva la legge che riforma la circolazione degli immobili di provenienza donativa. A breve l’iter si concluderà con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
Con l’entrata in vigore dell’articolo 44 del Disegno di Legge Semplificazioni diventano operative importanti modifiche agli articoli 561 e 563 del Codice Civile, riguardanti la tutela dei legittimari e gli effetti delle donazioni nei confronti dei terzi acquirenti.
La riforma elimina uno degli elementi più problematici per acquirenti, agenti immobiliari e istituti di credito: la possibilità, per i legittimari, di chiedere la restituzione dell’immobile ai terzi acquirenti anche a molti anni di distanza dalla donazione.
Con le nuove norme, in caso di successo dell’azione di riduzione promossa da un legittimario, non è più possibile ottenere la restituzione dell’immobile venduto a terzi: la tutela si tradurrà esclusivamente in una compensazione economica, della quale la parte venditrice dovrà essere preventivamente informata dal notaio e/o dall’agente immobiliare.
Restano quindi pienamente salvi i diritti reali acquisiti dal terzo acquirente, le ipoteche e i pesi iscritti sull’immobile, nonché gli atti di trasferimento successivi alla donazione.
L’entrata in vigore della riforma rappresenta un’importante svolta per la commerciabilità degli immobili di provenienza donativa: riduce sensibilmente il rischio giuridico per acquirenti e istituti di credito, facilita l’accesso al credito e contribuisce a rivitalizzare il mercato immobiliare, riportando in circolazione immobili che finora risultavano difficilmente trasferibili.
A sottolineare la portata della riforma è Davide Volpe, segretario regionale FIAIP Sicilia, che evidenzia come «si tratti di un passaggio storico per il settore immobiliare, che restituisce certezza giuridica alle compravendite e tutela concretamente chi investe e acquista casa. Per anni gli immobili di provenienza donativa sono stati considerati “a rischio”. Oggi questo freno viene finalmente rimosso, con benefici diretti per famiglie, operatori e sistema creditizio».

