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Trekking e montagna: come scegliere le scarpe più adatte alle proprie esigenze

Redazione

Trekking e montagna: come scegliere le scarpe più adatte alle proprie esigenze

Mer, 29/10/2025 - 00:46

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Nell’equipaggiamento di un escursionista, nessun elemento è tanto decisivo quanto la calzatura. La scelta della scarpa giusta rappresenta il fondamento per un’esperienza in montagna sicura, confortevole e gratificante. Un modello inadeguato, infatti, può non solo causare fastidi e dolori, come vesciche e indolenzimenti, ma anche compromettere seriamente la stabilità e la sicurezza durante la camminata, aumentando il rischio di distorsioni o scivolate. Ogni percorso presenta caratteristiche uniche in termini di terreno, dislivello e durata, e di conseguenza richiede una calzatura con specifiche precise. Comprendere le differenze tra i vari modelli è quindi il primo passo per un acquisto consapevole. Investire in un paio di scarpe da trekking resistenti e comode per affrontare qualsiasi percorso significa garantire al proprio piede il supporto, la protezione e l’affidabilità necessari per godere appieno di ogni avventura.

Valutare il tipo di percorso e la durata

Il primo fattore da considerare nella scelta è la tipologia di sentieri che si intende percorrere prevalentemente. Per escursioni giornaliere su terreni ben battuti e con dislivelli contenuti, una scarpa da hiking bassa (low-cut) può essere sufficiente. Questa tipologia offre leggerezza e grande flessibilità, favorendo un’andatura agile. Se invece gli itinerari prevedono terreni più sconnessi, rocciosi o sentieri di media montagna, è preferibile orientarsi su un modello mid-cut. Queste scarpe da trekking avvolgono e proteggono meglio la caviglia, rappresentando un ottimo compromesso tra agilità e supporto. Per trekking di più giorni, specialmente se si trasporta uno zaino pesante, la scelta deve ricadere su scarponi da backpacking (high-cut). Questi modelli sono più rigidi e strutturati, progettati per massimizzare la stabilità e proteggere le articolazioni, poiché la loro robustezza aiuta a distribuire il carico e a ridurre l’affaticamento su caviglie e ginocchia.

L’importanza dei materiali e dell’impermeabilità

I materiali con cui è realizzata la tomaia influenzano direttamente il peso, la traspirabilità, la durata e la resistenza all’acqua della calzatura. Le pelli pieno fiore o nabuk offrono eccellente robustezza e durata, adattandosi con il tempo alla forma del piede, sebbene richiedano un periodo di rodaggio e una manutenzione costante. I materiali sintetici, come nylon e poliestere, sono invece più leggeri, non necessitano di rodaggio e si asciugano più rapidamente, garantendo ottime performance. Un aspetto cruciale è l’impermeabilità, unita alla traspirabilità. Molte calzature da montagna sono dotate di membrane interne, come la nota Gore-Tex, che impediscono all’acqua esterna di penetrare ma, al contempo, consentono al vapore acqueo prodotto dalla sudorazione di fuoriuscire. Questa caratteristica è fondamentale per mantenere il piede asciutto, una condizione essenziale per conservare il calore e prevenire la macerazione della pelle e la dolorosa formazione di vesciche.

La suola: aderenza, ammortizzazione e prova finale

La suola è il punto di contatto con il terreno e da essa dipendono aderenza, stabilità e comfort. È composta da tre parti: battistrada, intersuola e soletta. Il battistrada deve avere una tassellatura profonda e ben definita per garantire un ottimo grip su superfici diverse, dalla roccia al fango; un dettaglio importante è il tacco pronunciato, o “heel brake”, che aumenta la sicurezza in discesa. L’intersuola, spesso in EVA o poliuretano, assorbe gli impatti, proteggendo le articolazioni. Una buona intersuola offre il giusto equilibrio tra ammortizzazione e rigidità torsionale per sostenere il piede. Infine, oltre alle analisi tecniche, la prova pratica è insostituibile. La calzatura va provata a fine giornata, quando il piede è leggermente gonfio, indossando le calze tecniche che si useranno durante le escursioni. È importante verificare che le dita abbiano spazio sufficiente in punta per non urtare durante le discese e che il tallone rimanga ben saldo senza sollevarsi eccessivamente.

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