Nissa – Savoia 1-0 non è una vittoria come tante, ma è la vittoria: è l’affermazione che ha permesso alla Nissa, dopo tanti anni, di riportarsi in testa alla classifica in serie D. La Nissa lo ha fatto con una partita dura, difficile e tirata, contro un avversario ostico, di quelli da prendere con le molle.
E finalmente questa vittoria ha riportato la squadra del presidente Luca Giovannone in testa al campionato di serie D. Dopo 8 gare di campionato la Nissa ha conquistato 15 punti, ma soprattutto ha guadagnato il primo posto se pur in coabitazione con Igea Virtus, che affronterà domenica prossima, Vibonese e Sambiase.
Un’impresa, l’ennesima, di un progetto Giovannone che continua ad andare avanti e continua soprattutto a produrre risultati importanti per il calcio nisseno. La conquista di questa testa della classifica non è stata facile per una Nissa che, fin qui, ha dovuto fare i conti con il grande equilibrio che regna sovrano in questo campionato. Ma lo ha fatto con un crescendo di risultati che ne hanno esaltato la solidità del gruppo e la forza di una rosa completa e forte.
La Città, ovviamente, si gode questo primato, e lo fa con l’orgoglio di chi sa benissimo che dietro queste imprese c’è tanto sacrificio da parte della dirigenza e degli stessi giocatori. L’entusiasmo è grande. Al “Tomaselli, al gol di De Felice, è sembrato venir giù lo stadio tanta era l’adrenalina in campo e sugli spalti; tanti vecchi tifosi della Nissa sono stati visti emozionarsi per quel gol di vitale importanza; s’è visto al “Tomaselli” il vero spirito Nissa, ma soprattutto s’è toccata con mano una nissenità figlia di un senso di appartenenza che niente e nessuno può togliere ad ogni nisseno.
Momento di svolta del campionato? A giudicare dalle quattro capolista e a giudicare dal fatto che domenica prossima la Nissa va a sfidare sul proprio campo l’Igea Virtus anch’essa capolista, viene da dire no. Ma certamente una svolta c’è stata sul piano della crescita individuale e collettiva di questa squadra; alla Nissa balbettante delle prime giornate s’è sostituita una Nissa autorevole e in grado di non mollare mai anche nelle situazioni più difficili e delicate.
Si, la Nissa è cresciuta sul piano psico fisico, ma anche su quello psicologico. In questo un ruolo importante lo ha giocato non solo il tecnico Di Napoli, ma anche il presidente Giovannone, senza dimenticare il ds Russello e il ds Castronovo che hanno sempre dato tanto spessore e costrutto al gruppo Nissa con la loro esperienza e le loro competenze.
Ovviamente, la Nissa c’è, e ogni tifoso che ama la Nissa se la tiene stretta, ma è anche vero che è ancora troppo presto per dire che quella di oggi è stata la svolta del campionato. Sicuramente è stata una tappa importante di un percorso che la Nissa deve continuare. E per farlo deve mantenere la stessa unità d’intenti da sempre predicata dal suo presidente Giovannone. Lo deve fare per una Città come Caltanissetta che, ritrovandosi in testa alla serie D, ha riscoperto antichi preziosi ricordi di memorie calcistiche e sportive che oggi c’è la possibilità di rinverdire con questa squadra che, in campo, sta dimostrando sempre più di essere in grado di recitare un ruolo di primo piano in questo campionato e, chissà, anche di poter puntare a quella Lega Pro che è il grande sogno del suo presidente da quando l’ha presa in mano.

