Salute

Morte Aurora Maniscalco, la procura austriaca riapre l’inchiesta

Redazione 3

Morte Aurora Maniscalco, la procura austriaca riapre l’inchiesta

Mer, 29/10/2025 - 13:01

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La procura di Vienna ha deciso di riaprire l’inchiesta sulla morte di Aurora Maniscalco, l’hostess originaria di Palermo precipitata dalla sua abitazione di Universumstrasse, nella capitale austriaca, nella notte tra sabato 21 e domenica 22 giugno scorsi. I magistrati hanno risentito alcuni testimoni, accogliendo cosi’ l’istanza dell’avvocato palermitano Alberto Raffadale che col collega austriaco di origini italiane Andrea Longo assiste i familiari della giovane morta dopo due giorni di agonia, il 23 giugno. Il caso di Aurora era stato chiuso dalla polizia austriaca come suicidio, sulla base di alcune testimonianze, ritenute pero’ fuorviate o male interpretate dai genitori e dagli altri prossimi congiunti della ventiquattrenne ex hostess. L’avvocato Raffadale si era rivolto anche alla Procura di Palermo, che aveva aperto un fascicolo, indagando il fidanzato di Aurora, Elio Bargione, di 27 anni, con lei al momento in cui la ragazza precipito’ dal quarto piano della palazzina. Le due testimoni, madre e figlia, risentite dagli avvocati italiani, avevano detto di non avere visto niente (la figlia) e di aver assistito alla scena di un corpo che precipitava: cose ben diverse da quelle riportate dalla polizia, che aveva attribuito loro espressioni come avere “visto due persone sul terrazzino e uno dei due che cercava di trattenere l’altra, per impedirle di lanciarsi nel vuoto”. Su un muro del palazzo di Universumstrasse qualcuno ha ora scritto le parole “Stop femizide”, basta femminicidi in tedesco. Le liti tra Aurora e Bargione erano frequenti e altri vicini hanno riferito di averli sentiti urlare piu’ di una volta. 

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