Salute

Serena, prima aiuto educatrice con disabilità a Palermo: un modello di inclusione scolastica

Redazione 1

Serena, prima aiuto educatrice con disabilità a Palermo: un modello di inclusione scolastica

Mar, 30/09/2025 - 07:08

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Il Coordinamento Nazionale Docenti della Disciplina dei Diritti Umani accoglie con entusiasmo e profonda riflessione la notizia dell’assunzione di Serena, giovane donna con disabilità, come aiuto educatrice in una scuola dell’infanzia di Palermo. L’evento, che segna per la prima volta l’ingresso di una persona in condizioni di disabilità in un ruolo educativo formalmente riconosciuto, rappresenta un passaggio di grande rilevanza culturale e sociale. Non si tratta soltanto di un risultato occupazionale, ma di un segnale concreto che va oltre l’integrazione intesa come semplice presenza, per affermare con forza il principio della partecipazione attiva e della valorizzazione delle capacità individuali.

La festa organizzata per Serena ha mostrato la gioia di un’intera comunità che ha saputo trasformare il linguaggio dei diritti in esperienza quotidiana. In questo gesto si riflette una visione nuova della scuola: non solo luogo di apprendimento disciplinare, ma spazio di cittadinanza, in cui la diversità diventa occasione di crescita condivisa. I bambini che incontreranno Serena nel loro percorso educativo avranno l’opportunità di vivere la differenza come ricchezza, di imparare che l’inclusione non è concessione ma normalità, e che ognuno ha qualcosa di unico da offrire.

Questa esperienza, tuttavia, non deve rimanere un episodio isolato. Perché possa tradursi in modello educativo diffuso, è necessario accompagnarla con strumenti adeguati: formazione, sostegno organizzativo, reti territoriali capaci di promuovere l’inserimento di persone con diverse abilità in ruoli socialmente significativi. La Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità e la legge 104/1992 ci ricordano che l’inclusione non può limitarsi a dichiarazioni di principio, ma deve concretizzarsi in pratiche di vita reale, capaci di trasformare strutturalmente la società.

Non possiamo dimenticare che la scuola italiana affronta ancora oggi gravi criticità legate alla carenza di personale di sostegno e di risorse dedicate all’inclusione. È proprio in questo contesto che l’assunzione di Serena assume un valore ancora più forte: essa dimostra che, con volontà e visione, è possibile superare barriere culturali e istituzionali, aprendo a nuove prospettive di giustizia sociale. Il suo ingresso nella comunità scolastica non deve essere percepito come gesto eccezionale, ma come diritto ordinario, espressione di un Paese che riconosce dignità e talento a ciascun individuo.

Il Coordinamento Nazionale Docenti della Disciplina dei Diritti Umani intende seguire con attenzione l’evoluzione di questa esperienza, affinché diventi esempio virtuoso e prassi replicabile in tutto il territorio nazionale. Serena non rappresenta un caso da celebrare episodicamente, ma la dimostrazione concreta che la disabilità non è un ostacolo, bensì una risorsa educativa da accogliere e valorizzare. È compito di tutti — istituzioni, famiglie, operatori scolastici, associazioni — sostenere questa direzione e contribuire alla costruzione di una cultura dell’inclusione stabile, duratura e realmente condivisa. (Foto Palermo Today)

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