MUSSOMELI – E’ ufficialmente partito “Hyphen 8”, progetto europeo promosso dal Corpo Europeo di Solidarietà, che da due anni ha messo radici nel Sud Italia. Coinvolge diversi territori, dal centro della Sicilia fino alla Calabria: realtà diverse, ma unite da un obiettivo comune: rigenerare le comunità attraverso la solidarietà e il valore dello stare insieme. Connessioni umane significative, cura condivisa e spazi di partecipazione reale. In un tempo in cui le crisi – sanitarie, sociali, ambientali – si intrecciano e si amplificano, sono questi gli elementi di cui abbiamo più bisogno. Per 40 giorni, 34 giovani volontari provenienti da tutta Europa – divisi in due gruppi da 17 – vivranno un’esperienza immersiva nelle comunità locali, costruendo legami, generando fiducia e promuovendo il benessere psico-fisico. Al centro della loro azione ci sono i valori fondanti dell’Unione Europea – solidarietà, inclusione e cooperazione – oggi più che mai essenziali in un’epoca segnata da conflitti e instabilità. A Mussomeli, all’interno della cornice de “Il Parco che vive”, le attività coinvolgeranno il cuore verde della città: il parco urbano che diventa non solo spazio fisico, ma anche luogo simbolico di rigenerazione, benessere e appartenenza. Sarà qui che da oggi, e per tutto il mese di Luglio, prenderanno forma pratiche concrete e inclusive di cura del sé e dell’ambiente: sessioni di yoga aperte a tutti, passeggiate e trekking, laboratori di alimentazione sostenibile, attività di land art che trasformano la natura in messaggi collettivi di dignità e rispetto. “Ogni proposta nasce da una visione chiara e condivisa” – afferma Mario Messina, presidente di Strauss APS – “favorire il benessere psicofisico di tutti, stimolare il contatto con la natura e promuovere stili di vita sostenibili, accessibili, condivisi. Per questo motivo le attività si rivolgono a tutti: bambini, giovani e adulti, senza alcun limite d’età. In un contesto che spesso offre pochi spazi di socializzazione, queste attività diventano occasioni preziose per incontrarsi, ascoltarsi, riconoscersi parte di una comunità. Ed è proprio in questo che risiede l’impatto profondo del progetto: avere riacceso una scintilla collettiva, un desiderio di benessere che è personale ma anche sociale. Hyphen 8 non è solo un progetto a termine, ma un modello replicabile di attivazione territoriale, un esempio concreto di come il volontariato internazionale, l’educazione non formale e il dialogo interculturale possano diventare strumenti reali per costruire comunità più inclusive, consapevoli e sane. Nel Sud Italia sta lasciando una traccia viva di partecipazione democratica dal basso, fatta di relazioni, ascolto e azione. Per i volontari, è molto più di un’esperienza: è un laboratorio europeo a cielo aperto, dove la solidarietà prende forma nei corpi che praticano yoga insieme, nelle mani che modellano la terra, nelle voci che costruiscono nuove narrazioni comuni. Perché in fondo, ciò che davvero cambia il mondo non sono solo le grandi politiche, ma le comunità che imparano a curarsi insieme, con gentilezza, creatività e coraggio
di Redazione 3
Sab, 13/12/2025 - 13:31

