

MUSSOMELI – E’ bastata una normale visita di cortesia all’ottantanovenne mussomelese Salvatore Gaudenti da parte dei coniugi Lodato che, senza alcuna esitazione, anzi con piacere, ha raccontato la sua esperienza in terra ligure, da tempo trapiantato ad Albenga, dove ha trascorso e trascorre la sua quotidianità, costellata di impegni, operosità, sempre al passo coi tempi, ma con un chiodo fisso verso il paese che gli ha dato i natali: Mussomeli, nel cuore della terra sicula. Ma chi è Salvatore Gaudenti che da giovane, come tanti altri mussomelesi, dopo aver preparato la sua valigia, partì in cerca di lavoro altrove in direzione della Liguria? E’una persona che da giovane, come tanti altri, di mestiere muratore, per le sue capacità, impegno e sacrifici, seppe sviluppare le sue doti imprenditoriali tanto da raggiungere gradualmente tappe significative che lo portarono ad essere anche punto di riferimento per i suoi compaesani, e non solo. Anagraficamente anziano, ma giovane nel coltivare adesso il suo orto, ubicato proprio sotto casa, di cui è geloso e sempre più attaccato, dove non mancano cocomeri, melenzane, mazzareddri, pomodori, zucchina siciliana che amorevolmente coltiva, continuamente con la zappa in mano, pronto a togliere le erbacce; un lembo di terra dove ci sono anche i fico d’India (Pale di fico d’India portate da Mussomeli), dove passa alcuni momenti della giornata. Altro impegno è riservato al pollaio; insomma, è l’attuale suo mondo dove trascorre la sua quotidianità. Annualmente, però,non fa mancare la sua presenza a Mussomeli in occasione dei festeggiamenti settembrini: un’occasione per la rimpatriata con amici sempre presenti nel suo DNA, perché risente forte della nostalgia di Mussomeli; quest’anno, comunque, sembra dispiaciuto per una eventuale sua assenza.

