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Posteggio selvaggio a Caltanissetta: Corso Umberto invaso dalle auto e “tradito” da automobilisti incivili

Redazione

Posteggio selvaggio a Caltanissetta: Corso Umberto invaso dalle auto e “tradito” da automobilisti incivili

Ven, 20/06/2025 - 15:42

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CALTANISSETTA – La visita di Emanuele Filiberto di Savoia, in città per una serie di appuntamenti istituzionali, ha offerto l’occasione per mettere in luce la bellezza del centro storico nisseno, ma anche per far emergere, in tutta la sua evidenza, un malcostume purtroppo ancora diffuso: il totale disprezzo per le regole del codice della strada e per il decoro urbano.

In tarda mattinata, lungo Corso Umberto – l’ex isola pedonale riaperta al traffico – si è registrata una scena senza precedenti: oltre dieci auto posteggiate in pieno divieto, contemporaneamente, lungo l’asse principale della città, proprio sotto il Municipio. Se in altre zone il parcheggio selvaggio è una triste consuetudine, mai si era verificata una simile invasione in un punto così simbolico.

A intervenire è stato il Corpo della Polizia Municipale, che ha elevato numerose contravvenzioni, trovandosi come spesso accade a dover fronteggiare le proteste di chi, pur in palese torto, ha avuto da ridire. Ma è proprio in queste circostanze che emerge con chiarezza l’importanza del lavoro svolto ogni giorno dagli agenti: un presidio costante del territorio che unisce la funzione repressiva a quella educativa. Nonostante la carenza di risorse e personale, la Polizia Municipale rappresenta un baluardo fondamentale nella difesa della legalità urbana.

Quello a cui si è assistito oggi, però, va oltre l’infrazione stradale. È un vero e proprio tradimento del senso civico, un atto di disprezzo verso il bene comune. Corso Umberto, con tutte le sue lacune e contraddizioni, resta il cuore pulsante del centro storico nisseno. Eppure, molti cittadini non esitano a “rincarare la dose” con comportamenti scorretti che danneggiano l’immagine della città e ne minano la vivibilità quotidiana.

Non si può chiedere decoro, pulizia e rigenerazione urbana se si è i primi a calpestare le regole. Una città non si costruisce solo con i piani dell’amministrazione, ma soprattutto con l’educazione dei suoi abitanti. E finché prevarrà l’abitudine a “farsi i fatti propri”, posteggiando dove capita, sarà difficile parlare di progresso e rispetto per Caltanissetta.

Ed è proprio su questo punto che si apre una riflessione più profonda: il rispetto delle regole si impara da piccoli. Le famiglie devono tornare a essere il primo vero presidio educativo. Con la chiusura delle scuole e l’estate alle porte, tanti ragazzi iniziano a muoversi su scooter, e presto – spesso tra regali di compleanno e regali di maturità – arrivano anche le prime automobili. È lì che bisogna iniziare a insegnare il rispetto per il bene comune, che si traduce nel rispetto del codice della strada.

Essere buoni cittadini passa da qui: dalla famiglia, dal buon esempio, dall’assunzione di responsabilità. Da un lato l’Amministrazione deve iniziare ad investire per tutelare il decoro urbano, in particolare in una zona delicata e simbolica come il centro storico. Ma dall’altro lato c’è il cittadino, che con i propri comportamenti quotidiani spesso decide – nel bene o nel male – le sorti della propria città.