E’ entrato nel vivo a Caltanissetta il processo a carico di Walter Giustini e Maria Romeo, accusati di depistaggio nell’ambito delle indagini sulla pista nera dietro la strage di Capaci. All’apertura del processo l’avvocato Sonia Battagliese, che difende l’ex carabiniere Walter Giustini, ha chiesto al collegio di richiedere alla procura nazionale antimafia i colloqui investigativi che il collaboratore di giustizia Alberto Lo Cicero, poi deceduto, ha avuto con il sostituto procuratore della Direzione nazionale antimafia Gianfranco Donadio. In piu’ il legale ha gia’ chiesto ai carabinieri di Palermo le relazioni di servizio dell’aprile e maggio del 1992 a firma di Walter Giustini. I carabinieri finora pero’ non hanno risposto. La procura di Caltanissetta, rappresentata in aula dall’aggiunto Pasquale Pacifico e dal sostituto Nadia Caruso, si e’ opposta alla richiesta del difensore perche’ i colloqui investigativi “non hanno alcuna valenza processuale”. Il tribunale collegiale, presieduto da Francesco D’Arrigo, si e’ riservato. Le accuse a vario titolo vanno dal depistaggio alla calunnia fino alla falsa testimonianza ai pm, quest’ultima accusa contestata a Maria Romeo. La donna e’ la sorella di Domenico Romeo, persona di fiducia di Stefano Menicacci, avvocato storico dell’esponente di Avanguardia nazionale Stefano Delle Chiaie.
Mafia. Depistaggio indagini sulla pista nera della strage di Capaci, a Caltanissetta udienza del processo all’ex carabiniere Giustini
Lun, 23/06/2025 - 11:51
Condividi su: