“Una cinquantina di detenuti della Casa Circondariale di Trapani dalle 15 di ieri” e fino a tarda sera “si sono rifiutati di rientrare nelle proprie celle permanendo nei passeggi. Questo per cercare di ottenere un’estensione degli orari delle attività in comune (c.d. socialità) e delle telefonate con i congiunti. Sul posto, oltre alla sempre presente Polizia Penitenziaria, sono intervenuti i magistrati di sorveglianza per condurre una lunga mediazione che solo pochi minuti fa ha avuto esito positivo”. Lo dichiara Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria. ”Nostro malgrado, continuano senza soluzione di continuità i disordini e le tensioni nelle carceri del Paese, dal nord al sud ed, è proprio il caso di dire, isole comprese. Tumulti, aggressioni, olio bollente che fa notizia, giustamente, quando lanciato contro un presunto serial killer, ma non la fa allo stesso modo le numerose altre volte che viene lanciato verso gli appartenenti alla Polizia penitenziaria, così come non fanno notizia le violenze e gli stupri fra detenuti stessi, salvo che non siano seguiti da tumulti come accaduto l’altro ieri a Genova o che non siano perpetrati in danno di un ristretto per un qualunque motivo alla ribalta della cronaca. Polizia penitenziaria che a Trapani è stata trattenuta in servizio dalle 8.00 di stamani fino a poco fa, ma che lungo la penisola viene impiegata anche per 26 ore continuative nell’esercizio di un vero e proprio caporalato di stato”, commenta il Segretario della UILPA PP.
Carceri, De Fazio(Uilpa): “A Trapani 50 detenuti ritardano rientro dai passeggi”
Sab, 07/06/2025 - 09:58
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