CALTANISSETTA – Un bilancio “non nostro” ma che questa amministrazione ha dovuto approvare per senso di responsabilità e trasparenza. È quanto emerso dal lungo e articolato intervento dell’assessore al Bilancio Guido Del Popolo, intervenuto in Consiglio comunale per illustrare le due proposte di deliberazione: l’approvazione del rendiconto della gestione 2024 e la presa d’atto del disavanzo di amministrazione emerso in seguito a una verifica della Corte dei Conti relativamente ai bilanci 2020-2021-2022.
“Il vero bilancio politico è quello di previsione”, ha chiarito Del Popolo, sottolineando come il rendiconto sia invece uno strumento tecnico che fotografa la gestione dell’esercizio passato, in questo caso un bilancio non redatto dalla Giunta in carica ma da quella precedente. “Non era un bilancio pensato da noi, non eravamo neanche candidati all’epoca”, ha evidenziato.
L’assessore ha poi spiegato che il disavanzo emerso – pari a 2.277.261,48 euro – deriva da una deliberazione della Corte dei Conti, che ha riscontrato incongruenze nei bilanci 2020, 2021 e 2022, in particolare nei capitoli relativi al fondo contenzioso e al fondo crediti di dubbia esigibilità. “Si tratta di un deficit che non è figlio di nostre scelte, ma che abbiamo il dovere di ripianare”, ha detto, definendolo “un regalo amaro del passato”.
L’impegno dell’amministrazione, ha assicurato Del Popolo, è stato quello di proteggere la spesa corrente del bilancio 2025, nonostante il peso del disavanzo. Grazie a un’attenta pianificazione da luglio 2024 a febbraio 2025, l’assessorato è riuscito a garantire che nessuna voce utile alla cittadinanza venisse toccata. “Non andremo a sottrarre neanche un centesimo alla spesa per i servizi”, ha detto con fermezza.
Il disavanzo sarà ripianato in quattro anni, dal 2025 al 2028. E seppur consapevole del peso della cifra – che “su un bilancio di 105 milioni rappresenta una quota significativa, vista la ridotta disponibilità effettiva” – l’assessore ha evidenziato anche la scelta di rafforzare capitoli strategici, come la manutenzione del cimitero e lo sviluppo economico.
Del Popolo ha infine annunciato che le stesse incongruenze rilevate per i bilanci 2020–2022 sono state rintracciate anche nei documenti del 2023 e 2024. Tuttavia, ha rassicurato: “Nel nostro primo bilancio di previsione 2025 queste criticità non esistono più. Abbiamo corretto la rotta”.
E ha concluso con un tono amaro ma deciso: “Due milioni e duecentomila euro li avremmo potuti investire per la città, per il verde, per le strade, per i giovani. Ma il nostro compito oggi è ricostruire fiducia e solidità, mettendo ordine nei conti. È quello che stiamo facendo”.
Un intervento lucido, che segna la volontà di voltare pagina rispetto alle opacità del passato, con l’impegno di riportare ordine nei conti pubblici. La strada è tracciata: rigore, trasparenza e una programmazione orientata alla crescita. Il tempo dirà se basterà.

