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“Pane e giochi” o rinascita culturale? A Caltanissetta il dibattito si accende su Facebook dopo l’annuncio del concerto dei The Kolors

Redazione

“Pane e giochi” o rinascita culturale? A Caltanissetta il dibattito si accende su Facebook dopo l’annuncio del concerto dei The Kolors

Mer, 21/05/2025 - 01:45

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È bastato un annuncio, quello del concerto dei The Kolors previsto per venerdì 25 luglio in Viale Regina Margherita, per accendere il dibattito cittadino. La notizia, diffusa da poco meno di 24 ore, è stata accolta con grande entusiasmo da tantissimi nisseni, che hanno espresso soddisfazione e piacere per un evento che porta in città un nome di rilievo nazionale.

Solo una parte minoritaria della cittadinanza ha invece sollevato alcune perplessità, interrogandosi sull’opportunità di destinare risorse pubbliche all’organizzazione di eventi, quando la città continua a fare i conti con problemi strutturali visibili a tutti: dalla manutenzione del verde pubblico, al decoro urbano, fino alle difficoltà occupazionali e a un tessuto economico ancora fragile.

Sui social il confronto si è acceso, seppur con toni per lo più civili, e qualcuno ha evocato la celebre espressione latina “panem et circenses” — pane e giochi — per indicare una presunta strategia di consenso basata sull’intrattenimento.
L’espressione latina affonda le sue radici nell’antica Roma, dove rappresentava una strategia ben collaudata dei governanti per garantire la stabilità sociale.

Oggi, quell’antico motto è tornato d’attualità con una connotazione critica. In ambito politico contemporaneo, “panem et circenses” viene spesso evocato per denunciare atteggiamenti demagogici: promesse facili, intrattenimento continuo e distrazioni mediatiche usati come strumenti per ottenere consenso, evitando di affrontare le vere sfide della società. Questo è quello che qualche cittadino rimprovera all’Amminitrazione Tesauro.

Tuttavia, la gran parte dei cittadini sembra vedere positivamente l’iniziativa, apprezzando l’impegno dell’Amministrazione nel creare occasioni di aggregazione e valorizzazione della città.

Il concerto si inserisce infatti in una programmazione più ampia, avviata sin dall’inizio del mandato della giunta Tesauro, con l’assessore agli eventi Toti Petrantoni tra i principali promotori. Dal “Settembre Nisseno” alla festa del Primo Maggio, fino a questo nuovo appuntamento estivo, l’obiettivo dichiarato è quello di far tornare Caltanissetta protagonista nel panorama culturale e musicale della Sicilia.
Il nodo, semmai, è quello della doppia velocità. Se da un lato gli eventi possono offrire uno stimolo immediato alla vita sociale ed economica — attirando pubblico e generando indotto — dall’altro è fondamentale che l’Amministrazione non perda di vista le priorità strutturali. Gli investimenti sul lungo periodo, spesso invisibili nei primi tempi, sono quelli che fanno davvero la differenza nella qualità della vita dei cittadini.

Il dibattito resta comunque un segnale di vitalità democratica: se da un lato eventi di questa portata possono offrire stimoli positivi e benefici economici immediati, dall’altro è fondamentale che l’Amministrazione continui a lavorare con la stessa determinazione anche su quei fronti meno visibili, ma essenziali per il benessere quotidiano dei cittadini.

Una città che partecipa, che si confronta e che si emoziona per un concerto è una città viva. E questo, forse, è già un segnale di cambiamento.

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