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Presunti atti persecutori verso commerciante e suoi clienti: Polizia dispone l’obbligo di presentazione per una donna di Enna

Redazione 1

Presunti atti persecutori verso commerciante e suoi clienti: Polizia dispone l’obbligo di presentazione per una donna di Enna

Ven, 09/02/2024 - 22:37

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Personale della Polizia di Stato appartenente alla Sezione di P.G. della Procura della Repubblica di Enna ha dato esecuzione all’ordinanza di misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Enna, Dr. Giuseppe Noto, nei confronti di una donna di Enna, indagata in quanto presunta responsabile di atti persecutori nei confronti del titolare di un esercizio commerciale del luogo e dei relativi clienti.

Le indagini condotte dalla Sezione di P.G. sono scaturite a seguito di un grave episodio verificatosi di recente, durante il quale un cliente dell’esercizio commerciale è stato raggiunto da alcune gocce di liquido corrosivo che lo ha fortunatamente attinto solo al giubbotto, mentre un’altra cliente è stata colpita alla spalla con un vaso, in entrambi i casi lanciati dai piani superiori dello stabile in cui è ubicato il locale pubblico.

Le attività svolte, corredate anche dall’acquisizione di numerose relazioni di servizio redatte dalle pattuglie delle forze dell’ordine chiamate ad intervenire per porre fine ad una serie di minacce e di atti molesti che si sono ripetuti nell’arco di diversi mesi, hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza circa la presunta responsabilità della donna, fornendo alla Procura della Repubblica un quadro indiziario tale da consentire al magistrato inquirente di richiedere una misura cautelare nei confronti della stessa.

Il G.I.P. di Enna, Dr. Giuseppe Noto, valutati positivamente gli indizi posti a fondamento della richiesta, ha emesso a carico della donna la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria, eseguita dalla medesima Sezione di P.G., significando che il procedimento penale pende in fase di indagini preliminari e l’indagata deve ritenersi presunta innocente fino a sentenza di condanna irrevocabile.

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