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Palazzo del Carmine, Michele D’Oro approda ad Orgoglio Nisseno: “Vado via inascoltato”

di Ivana Baiunco

Palazzo del Carmine, Michele D’Oro approda ad Orgoglio Nisseno: “Vado via inascoltato”

Ven, 05/01/2024 - 15:33

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Perde pezzi il Movimento Cinque Stelle nisseno, pezzi che convogliano tutti fino ad ora verso Orgoglio Nisseno. Va via, inascoltato ospite, Michele D’Oro capo gruppo in consiglio comunale. Una scelta che si attendeva da tempo. In prospettiva delle prossime amministrative cominciano i movimenti dentro e fuori i partiti. In rotta di collisione con l’amministrazione e la giunta, D’Oro ha rassegnato la sua scelta in aula gialla a Palazzo del Carmine accanto agli altri ex grillini passati con Salvatore Licata già un anno addietro Marco Matta e Nina Schirmenti. Matta adesso consigliere dimesso perché vincitore di concorso al comune. La scelta dell’addio motivata con un lungo elenco di incompiute. Proposte che D’Oro ha avanzato nei confronti dell’amministrazione e mani esitate. Dalla l’assegnazione degli spazi allo Stadio Tomaselli, l’area camper comunale, “Le vie dello zolfo” progetto proposto e mai realizzato ed infine la razionalizzazione delle scuole nissene. Queste solo alcune delle motivazioni manifeste. Ma come in ogni fatto politico c’è anche la scena nascosta.

Che gli attriti interni con i sindaco fossero atavici era risaputo, e i rapporti sono peggiorati quando Roberto Gambino nominò assessore allo sport Fabio Caracausi, mentre D’Oro rimase fuori dalla giunta. Gli interessi nel mondo dello sport del consigliere comunale sono conosciuti ai più. Non risparmia di enumerare e infliggere responsabilità Michele D’Oro che con flemma e pacatezza parla delle mancanze politiche di Nuccio Di Paola leader regionale del partito e deputato della provincia. “ Il precorso negativo del movimento è cominciato con la mancata elezione a deputato regionale di Filippo Ciancimino e lì individuo anche qualche responsabilità del referente provinciale onorevole Di Paola – ha detto D’Oro – avremmo avuto la possibilità di una rappresentanza maggiore in regione.” Nuccio Di Paola optò una volta non eletto a presidente della regione per lo scranno del collegio di Caltanissetta facendo fuori di fatto Filippo Ciancimino al quale sarebbe andato il seggio se Di Paola avesse scelto altro collegio, cosa che poteva fare. “Resta il Movimento Cinque Stelle come punto di riferimento a livello regionale e nazionale” così ha detto D’Oro durante la conferenza stampa. Frase che ha fatto sobbalzare dalla sedia gli addetti ai lavori. In realtà ci ha spiegato a margine dell’incontro che intendeva come valori, quelli di condivisione e la capacità di partecipazione. Ha raccontato di un movimento fermo al palo che non si riunisce da tempo e i vertici che non ascoltano. “Auguro al consigliere D’Oro di essere rieletto nella nuova compagine a cui è passato –ha detto Nuccio Di Paola- io non ho ricevuta alcuna telefonata rispetto alla scelta di andare via, e se il punto di riferimento resta per lui il movimento cinque stelle mi pare contraddittorio. Fino ad ora tutti quelli che sono andati via non sono stati rieletti spero che i consiglieri nisseni che hanno fatto questa scelta invertano la tendenza. Rispetto alla scelta del seggio ho fatto come altri prima di me.” In realtà è la realizzazione plastica di una spaccatura teorica che esisteva da tempo tra il gruppo Cancelleri e quello che fa capo a Roberto Gambino. Parte del gruppo dell’ex sottosegretario adesso è transitato in Orgoglio Nisseno dove il main sponsor è il fratello maggiore dell’ex vice ministro, Vincenzo. Mentre Cancelleri junior da Forza Italia prova a fare il pontiere con il movimento civico di Salvatore Licata. Ecco spiegata la ragione reale del famoso incontro all’Agip di qualche settimana fa.

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