“Avrei voluto poter ignorare il tritacarne mediatico in cui sono stata buttata, come da mio costume.
Ma ai tanti che credono in me, e che in questi giorni si sono preoccupati invano, voglio solo dire con affetto di continuare a lavorare per gli obiettivi comuni.
A taluni che vivono di tracotante voglia di sembrare sul pezzo, tanto da pensare di poter annullare, a colpi di insulti in presenza e ricostruzioni fantasiose e offensive dettate a certi giornali, il lavoro serio, costante e competente che altri hanno fatto e continuano a fare nell’interesse dei siciliani, verrà molto difficile spuntarla.
In Sicilia non c’è una Lega spaccata, ma solo taluni con una visione diametralmente opposta, linee parallele, di intendere la politica e la sua funzione. Potere fine a se stesso dal potere a servizio della gente.
Inutile dire quale è la mia visione, lo avete già sperimentato e ve lo ricorderò durante la campagna elettorale che potrò fare da deputato che, come pochi, ha lavorato e non oziato o rubato.
Nella nostra terra non è per nulla scontato purtroppo.
Diversità di idee e di modus operandi, che sono legittimi nel mondo figuriamoci nei partiti. Starà ai cittadini siciliani scegliere alle prossime elezioni e so che c’è una Sicilia intera stanca del misero consumismo elettorale.
Ringrazio il mio partito, con tutti i maggiori esponenti, ministri e non, per la vicinanza mostrata e ringrazio Raffaele Lombardo, che è felicemente leader di un altro partito e non del nostro, per la signorilità con cui sta gestendo una vicenda architettata da chi vive da sempre con animo distruttivo e prevaricatore.
Vi assicuro che queste tattiche non ci distraggono, anzi ci rafforzano.
Ci piacerebbe che i giornali in Sicilia riportassero notizie del lavoro fatto dalla politica e non non di liti della politica per spartizioni di poltrone, ma fino a che il consenso sarà figlio del bisogno saremo lontani dal raggiungere l’obiettivo. Noi non ci arrendiamo.
Ad maiora a noi e alla nostra terra”.
Così in una nota Annalisa Tardino, europarlamentare della Lega Salvini Premier