Salute

Israele martella Gaza. Onu: “Situazione apocalittica”

Redazione

Israele martella Gaza. Onu: “Situazione apocalittica”

I bombardamenti israeliani martellano la Striscia. L'esercito: uccisi altri quattro comandanti di Hamas. Tel Aviv revoca il visto alla coordinatrice degli aiuti umanitari delle Nazioni Unite
Mer, 06/12/2023 - 15:13

Condividi su:

Infuriano i combattimenti a Gaza, tra i più pesanti nei due mesi di guerra con Hamas. Le truppe dell’esercito israeliano hanno circondato la città di Khan Younis, per smantellare il centro di comando di Hamas nel Sud della Striscia; e secondo Israele, alcuni militari sono già nel cuore della città che è la più grande nel settore meridionale e dove potrebbero essere nascosti alcuni dei 138 ostaggi ancora rimasti nelle mani degli islamisti.

Intanto l’aviazione israeliana ha colpito circa 250 obiettivi nell’enclave nelle ultime 24 ore e i militari – fa sapere l’esercito – continuano a localizzare e distruggere armi, pozzi sotterranei, tunnel e ordigni esplosivi. Tra gli obiettivi attaccati, ha riferito il portavoce militare, i lanciarazzi utilizzati martedì per sparare una serie di proiettili verso il centro di Israele.

E a Khan Younis, gli israeliani sostengono di aver circondato la casa del leader di Hamas a Gaza, Yahya Sinwar. Le truppe israeliane hanno iniziato la terza fase della loro offensiva a Gaza, che si concentrerà sulla zona meridionale dell’enclave, in diverse località che considerano roccaforti chiave di Hamas. E dunque continua l’evacuazione degli abitanti in altre parti dell’enclave.

A piedi, in motocicletta, stipati nei carretti o con i bagagli ammucchiati sui tetti delle loro auto, migliaia di civili continuano a fuggire verso Sud, accerchiati in un perimetro sempre più angusto vicino al confine chiuso con l’Egitto e di fronte a una situazione umanitaria catastrofica. Le immagini che arrivano dall’interno sono agghiaccianti Il responsabile degli aiuti umanitari dell’Onu ha detto che la campagna militare israeliana sta creando condizioni “apocalittiche” e mette di fatto fine a qualsiasi possibilità di operazioni umanitarie significative.

Martin Griffiths, coordinatore dei soccorsi di emergenza delle Nazioni Unite, ha detto di parlare a nome dell’intera comunità umanitaria internazionale quando dice che l’offensiva priva gli operatori umanitari di qualsiasi mezzo significativo per aiutare i 2,3 milioni di persone di Gaza. “Quello che diciamo oggi è: ora basta. Deve finire”, perché gli aiuti ormai sono impossibili, “è come mettere un cerotto su una ferita” sanguinante.

Secondo Hamas, sono morte 16.248 persone dall’inizio della guerra, più del 70% delle quali donne, bambini e adolescenti.E sul dopo non si vede alcuno spiraglio. Il presidente Usa Joe Biden, che ha anche deciso sanzioni per i coloni violenti in Cisgiordania, ha espresso ancora una volta il suo desiderio di vedere la creazione di uno Stato palestinese.

Ma Netanyahu ha detto che Gaza deve rimanere smilitarizzata, ha respinto l’idea di una forza internazionale che garantisca la sicurezza nell’enclave e ha detto che l’unico organismo in grado di assicurarla sarà l’esercito israeliano. Oggi il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi ha avuto un colloquio con il segretario di Stato Antony Blinken: Washington chiede che il conflitto non si allarghi, Pechino vuole il cessate-il-fuoco immediato. Ma gli Usa ritengono che l’offensiva israeliana andrà avanti ancora per settimane.

Ue, 6 nuovi voli umanitari a dicembre per aiuti Gaza

L’Unione europea organizzerà sei nuovi voli umanitari, nel mese di dicembre, per fornire aiuti essenziali alle persone bisognose di Gaza. “Ciò porta le forniture totali dall’Ue a oltre mille tonnellate, con 30 voli di trasporto aereo umanitario pianificati fino ad oggi. Questi ultimi voli trasporteranno rifugi, prodotti igienici e attrezzature mediche, forniti da partner umanitari, nonché donazioni da Belgio, Irlanda, Germania, Grecia, Lussemburgo, Portogallo, Slovacchia, Spagna e Germania”, ha spiegato la Commissione.

Israele, pausa umanitaria per 4 ore in zona Ash Shaboura

Le forze armate israeliane (Idf) hanno annunciato una pausa nei combattimenti fino alle 14 ora locale (le 13 in Italia) nella zona di Ash Shaboura, nel distretto di Rafah, per scopi umanitari. Il portavoce arabo dell’Idf, Avichay Adraee, ha riferito che la strada “Salah al-Din costituisce un campo di battaglia, quindi è estremamente pericoloso raggiungerla”. I civili potranno spostarsi “da Khan Yunis su percorsi designati”.

Salva di missili verso Israele, razzo cade vicino fabbrica

Nuova salva di razzi da Gaza contro Israele: le sirene sono risuonate nei kibbutz intorno alla Striscia. Un razzo è caduto vicino a una fabbrica nel kibbutz Nir Yitzhak ma senza fare vittime.

Erdogan avvisa Israele, “Pagherete se agite in Turchia”

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan mette in guardia Israele: se i servizi segreti dello Stato ebraico tentassero di colpire i leader di Hamas in territorio turco le conseguenze sarebbero “pesanti”. “Chi ha parlato di questa possibilità non conosce i turchi e non conosce la Turchia. A chi crede che uno scenario del genere sia possibile è necessario ricordare che il prezzo da pagare sarebbe molto alto. Se sono tanto imprudenti da agire contro di noi saranno obbligati a pagare un prezzo cosi’ pesante che non si riprenderenno per un po’. Non siamo un Paese nato ieri, non se lo dimentichino”, ha detto Erdogan.

Tajani, Italia sta facendo tutto possibile per civili Gaza

“La situazione della popolazione civile di Gaza è molto complicata: l’Italia sta facendo tutto quel che può, ci sono i primi pazienti ricoverati sulla nave Vulcano attraccata in Egitto, costruiremo un ospedale da campo, abbiamo deciso di investire più fondi, altri 10 milioni, per aiutare la popolazione civile palestinese”. Lo ha affermato il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a margine di una conferenza stampa a viale Asiago per la presentazione dell’offerta estero della Rai.

“Anche Hamas ha delle grandi responsabilità: se continua a sparare razzi e tenere i missili nascosti in mezzo alla popolazione, usandola come scudo, poi è difficile che possa esserci da parte di Israele un attacco solo alle postazioni militari”, ha proseguito il titolare della Farnesina, condannando anche gli attacchi dei “ribelli Huthi a navi che viaggiano in acque libere”. “Questo è inaccettabile, c’è una strategia della tensione che deve essere assolutamente contrastata”.

Pubblicità Elettorale