In Sicilia l’offerta alberghiera è di 215.420 posti letto al giorno, per un totale di 84.261 camere. Le strutture alberghiere forniscono 123.618 posti letto, mentre si stima che le strutture extra-alberghiere offrano 91.802 posti letto. E’ quanto emerge dalla ricerca dell’Osservatorio sul turismo per le Isole Europee (Otie) per Confesercenti Sicilia presentato nel corso della settima edizione della Bte 2023, la borsa del turismo extra-alberghiero inaugurata oggi a Palermo, e confermano che la struttura ospitale della Sicilia e dei suoi arcipelaghi si basa principalmente su strutture extra-alberghiere. Nel 2022, nell’Isola, eranopresenti 8.202 attività che offrono servizi di ospitalità, suddivise tra strutture alberghiere (1.333) ed extra-alberghiere (6.869).
In media, per ogni struttura alberghiera, ci sono sette strutture extra-alberghiere, fatta eccezione per Trapani e Messina, dove il rapporto di composizione è di quattro e tre rispettivamente. Dall’analisi a livello sub-regionale, viene fuori che 5 province su 9 dispongono di oltre il 70% delle strutture di ospitalità, con Messina in testa, seguita da Palermo e Catania quasi a pari merito, insieme a Trapani e Siracusa.
Con circa 800 strutture a Ragusa e Agrigento, le ultime due province interne dell’isola, Enna e Caltanissetta, dispongono di circa 200 strutture ciascuna. Messina, Palermo, Catania e Trapani vantano il maggior numero di posti letto, rappresentando insieme più della metà del totale regionale.

