Salute

Caltanissetta, “Io ho quel che ho donato”: al Consorzio Universitario un incontro per sensibilizzare la donazione di sangue

Marcella Sardo

Caltanissetta, “Io ho quel che ho donato”: al Consorzio Universitario un incontro per sensibilizzare la donazione di sangue

Gio, 30/11/2023 - 10:59

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Caltanissetta è stata identificata, nelle scorse settimane, come un esempio virtuoso capace di recuperare beni preziosi da poter utilizzare per le proprie necessità e, addirittura, per quanto riguarda le eccedenze, da poter condividere con le Province limitrofe.

Si tratta di qualcosa che non si può produrre artificialmente ma da raccogliere secondo le disponibilità di chi dona.

E si tratta del sangue e di tutti i suoi derivati.

Tante le associazioni che ogni giorno si impegnano ogni giorno nella Provincia di Caltanissetta.

La più nota ai cittadini è la Fidas Caltanissetta, associazione che raccoglie il 60-70% del totale del Fabbisogno annuale richiesto dall’Asp di Caltanissetta, ma sono attive nel territorio di tutta la provincia anche Avis Caltanissetta e Donatori di Sangue ABZero.

Cambia la sede e le persone che accolgono i donatori ma tutte hanno lo stesso identico obiettivo: quello di sensibilizzare i potenziali donatori, programmare donazioni periodiche, raccogliere le sacche di sangue e di plasma e di inviarle all’Asp di Caltanissetta per la distribuzione e le relative trasfusioni.

Pazienti con malattie croniche o temporanee, incidenti o complicazioni sanitarie improvvise o condizioni di salute precarie che rendono necessario un frequente e perenne intervento.

E per fermarsi ad analizzare i dati fino a questo momento ottenuti, ribadire l’importanza della donazione di sangue ed emocomponenti e pianificare gli interventi futuri per poter essere sempre non soltanto “autosufficienti” ma anche “supporter” per le altre ASP siciliane, è stato organizzato il convegno “Io ho quel che ho donato”.

Il titolo riprende la celebre affermazione di Gabriele D’Annunzio e, giocando sul verbo, vuole ribadire anche i preziosi benefici che possono ricevere gli stessi donatori di sangue.

“Donare fa bene alla salute” e questo, ormai, è un dato di fatto scientificamente confermato.

Il convegno è stato ospitato al Consorzio Universitario di Caltanissetta e il suo Presidente, Walter Tesauro, essendo un donatore costante, ha immediatamente sposato l’iniziativa comprendendone la valenza sociale e culturale.

Non potevano far mancare la loro presenza il Sindaco Roberto Gambino, il Direttore dell’Asp Caltanissetta Alessandro Caltagirone, il Presidente Fidas Caltanissetta Carmelo Giardina, il Presidente Avis Caltanissetta Gaetano Giambusso e la Presidentessa di AB Zero San Cataldo Rosaria M.Pia Falzone.

Moderatori dell’incontro sono stati Alessandra Longatti e Biagio Trobia.

Hanno approfondito l’argomento trattato il Direttore del Centro Regionale Sangue dell’Assessorato alla Salute Regioe Sicilia Dott. Giacomo Scalzo, il Dirigente medico del centro per le malattie immunologiche rare dell’adulto e angioderma UOC patologia clinica dell’ospedale Cervello di Palermo Pietro Andrea Accardo, il Direttore SIMT dell’ospedale S.Elia di Caltanissetta Nunzio Marletta, la Direttrice UOC Ematologia dell’ospedale S.Elia di Caltanissetta dorroressa Maria Enza Mitra e il Dirigente medico della direzione sanitaria di Caltanissetta Benedetto Trobia.

Donare è facile e veloce. Gli uomini possono donare sangue ogni 3 mesi mentre le donne ogni 6 mesi. Differente, invece, è il caso della plasmaferesi che può essere effettata, indistintamente dal genere sessuale, ogni mese. Tale donazione, inoltre, può essere prelevata anche da chi ha livelli bassi di sideremia o ferritina senza alcun rischio per la salute.

Donare il sangue o il proprio plasma non va considerato come un gesto innocuo e routinario perché, con quel tempo investito e con quella sacca riempita si contribuisce a salvare una vita. Alcune malattie, come quella della talassemia, necessitano di circa due sacche di sangue al mese. Basta fare un breve calcolo per capire quante persone si devono unire per poter garantire che ogni singolo malato possa avere l’opportunità di soffiare, anno dopo anno, le candeline della propria torta di compleanno.

Tutti coloro i quali volessero informarsi o diventare donatori di sangue potranno rivolgersi a una delle associazioni citate. Agli aspiranti donatori verrà effettuato un iniziale screening di controllo per assicurarsi dello stato di salute fisico e, qualora tutti i valori delle analisi fossero corretti, si procederà con la donazione.

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