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San Cataldo. Caro energia: presentata da 6 consiglieri proposta per dare mandato alla Giunta Comparato per contenerne i costi

Redazione 1

San Cataldo. Caro energia: presentata da 6 consiglieri proposta per dare mandato alla Giunta Comparato per contenerne i costi

Sab, 05/11/2022 - 14:29

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SAN CATALDO. I consiglieri comunali Giampiero Modaffari, Vincenzo Naro, Bartolo Mangione, Rosario Aprile, Salvatore Pirrello e Rosario Sorce hanno messo a punto la proposta di approvazione di un ordine del giorno mirato a fornire mandato all’amministrazione comunale di richiedere misure nazionali ed europee per il contenimento del caro energia e dell’aumento dei costi di energia elettrica e gas per famiglie, imprese ed enti locali.

I consiglieri hanno dunque posto l’accento su un problema come quello del caro energia che sta condizionando non poco la vita di famiglie, enti ed imprese. “Per i prossimi mesi, fermo restando l’attuale trend di crescita, è previsto un ulteriore aumento di 40 miliardi del costo complessino dell’energia che si tramuterà ina una ricaduta economica di circa 1300 euro in più a famiglia; i pesanti aumenti dell’energia colpiscono duramente le famiglie, direttamente con gli aumenti in bolletta ed indirettamente con gli inevitabili aumenti dei prezzi dei beni di consumo per effetto degli aumenti dei costi di produzione, nonché le attività economiche italiane che vedono ulteriormente indebolita la propria competitività sui mercati europei e internazionali che da anni beneficiano di prezzi dell’energia inferiori di quelli italiani”.

Secondo i consiglieri firmatari della proposta servono urgenti provvedimenti nazionali di supporto alle imprese, alle famiglie, agli Enti locali per affrontare l’aumento dei costi di energia elettrica e gas; le misure approntate dal Governo Draghi, nel corso del 2022, in particolare in favore degli Enti locali, hanno previsto il trasferimento di contributi ai Comuni, che non sono sufficienti per colmare i sovraccosti già avuti nei mesi scorsi e quelli eventuali dei prossimi mesi; le famiglie e imprese hanno necessità di provvedimenti specifici per far fronte al caro-energia e all’aumento dei costi di energia elettrica e gas; il riparto delle risorse economiche previste dal Governo e dal Parlamento in favore dei Comuni non ha preso in considerazione le “fasce altimetriche e climatiche”, che consentono di differenziare i costi energetici in funzione dell’area nella quale si trova l’Ente>.

Pertanto, a loro modo di vedere, “è necessaria una forte sburocratizzazione per gli interventi d’installazione d’impianti di produzione elettrica e termica alimentati da fonti rinnovabile;è necessaria una campagna nazionale per evidenziare l’importanza delle installazioni di pannelli solari fotovoltaici sui tetti in particolare delle abitazioni unifamiliari e bifamiliari, tipologia prevalente nei piccoli Comuni e nei territori montani o sub montani; i ministeri competenti devono concludere gli iter normativi relativi alle “Comunità energetiche”, in attuazione della Direttiva europea Red II, volta a stimolare l’autoproduzione di energia per imprese industriali, agricole e comunità; le “Comunità energetiche” rappresentano un importante strumento per la transizione ecologica, ed è necessario allargarne la portata potenziale anche per l’utilizzo dei 2,2 miliardi di fondi previsti dal PNRR per finanziare le comunità energetiche nei piccoli Comuni; sono aumentati i costi finali di pellet e legna da ardere, tradizionale combustibile utilizzato nelle aree interne.

In relazione a ciò i consiglieri comunali: Giampiero Modaffari, Vincenzo Naro, Rosario Aprile, Salvatore Pirrello, Rosario Sorce e Bartolo Mangione, hanno chiesto al consiglio comunale che sia approvato un ordine del giorno con il quale si conferisce mandato all’amministrazione comunale di interessare ed inviare alla Presidenza del Consiglio Italiano, ai Ministeri competenti, al Presidente della Regione siciliana ed agli Assessorati competenti, il documento che il Consiglio Comunale di San Cataldo intende approvare e che riguarda l’urgente richiesta di:

a) avviare una forte e decisa interlocuzione con le società di distribuzione energetica e del gas metano per imporre agli stessi il concordamento di adeguate rateizzazioni, senza alcun costo aggiuntivo, delle bollette emesse e che aziende e famiglie sono impossibilitati a pagare;

b) potenziare la misura del credito d’imposta in merito alla spesa sostenuta dalle imprese per l’acquisto della componente energetica (elettrica, gas, carburante), aumentandone le percentuali, prevedendo un’estensione anche alle piccole imprese (almeno fino al 31.12.2022) e allargando la categoria dei beni strumentali con l’inserimento degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili;

c) potenziare la misura del micro credito liquidità destinato solo a micro imprese, al fine di incrementare la liquidità delle imprese;

d) individuare misure di supporto alle famiglie e ai singoli cittadini, con “bonus energia”, in base alle fasce ISEE (almeno fino a 30 mila euro), per limitare il costo dell’energia termica ed elettrica, concertando le apposite iniziative con i gestori dei servizi e le multi utilities e individuando anche soglie di sconto e di non pagamento dell’energia;

e) ridurre al 4% l’iva sul pellet e avviare una analisi su eventuali pratiche speculative e di “cartello” tra le imprese e gli importatori;

f) ampliare la platea dei beneficiari del credito d’imposta estendendolo anche alle imprese non energivore. In considerazione delle estreme difficoltà economiche derivanti dai consumi e dai costi correlati, si propone di ridefinire i parametri per incentivare le imprese in cui il consumo energetico ha alta incidenza rispetto al fatturato indipendentemente dal fatto che siano classificate come imprese energivore;

g) individuare nuove misure a sostegno di Comuni, per far fronte al caro-energia e ai costi in aumento di energia elettrica e del gas, in particolare introducendo, nell’algoritmo per il riparto delle risorse, anche la fascia altimetrica e climatica ove si trova l’Ente locale;

h) definire con urgenza le misure specifiche per incentivare le “comunità energetiche”, l’autoproduzione di energia rinnovabile delle imprese nonché la cessione della parte di energia eccedente ad altri soggetti;

i) introdurre, con normativa statale, ulteriori e più spinte semplificazioni del procedimento amministrativo per la realizzazione di sistemi di autoproduzione di energia per le famiglie e per le imprese (cogenerazione, fotovoltaico, geotermico, minieolico, biomasse);

j) accelerare provvedimenti che possono favorire la rapida installazione di impianti fotovoltaici sui tetti degli immobili (famigliari e unifamiliari), dei condomini e anche mediante definizione dei criteri per le aree agricole idonee;

k) determinare misure efficaci finalizzate a trasferire gli extra-profitti delle imprese energetiche, inclusi i trader, a favore delle imprese soprattutto quelle “energivore” e le famiglie;

l) sostenere il “tetto” europeo al prezzo del gas e fissare un tetto nazionale al prezzo del gas facendosi carico degli extra costi sostenuti da imprese (indifferentemente se energivore e non) e famiglie rispetto ai costi medi registratisi nel 2021;

m)          promuovere una campagna istituzionale di informazione/comunicazione sull’uso razionale dell’energia, tesa all’efficienza e al risparmio energetico.

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