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San Cataldo. L’associazione Giuseppe Amico Medico: “Non ci siamo mai sognati di dividere la Città in aree di serie A e di serie B”

Redazione 1

San Cataldo. L’associazione Giuseppe Amico Medico: “Non ci siamo mai sognati di dividere la Città in aree di serie A e di serie B”

Ven, 14/10/2022 - 14:08

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SAN CATALDO. Riceviamo e pubblichiamo nota di replica dell’associazione Giuseppe Amico Medico a Sinistra Sancataldese in merito a questione legata all’ubicazione della fiera ‘Ottobre.

“A proposito della pubblicazione della nota del gruppo consiliare Sinistra Sancataldese del 07/10/2022 l’Associazione Culturale Giuseppe Amico Medico intende, sommessamente, fare alcune considerazioni e precisazioni.

Se si cerca il termine “borghesia” nel dizionario italiano del quotidiano “La Repubblica” si evince che esiste un’alta borghesia, rappresentata da grandi proprietari, industriali, banchieri, ecc., una media borghesia, rappresentata da professionisti, funzionari, dirigenti, ecc. e, ancora, una piccola borghesia rappresentata da commercianti, artigiani, impiegati, ecc. Questi ultimi rappresentano il famoso ceto medio.

Ebbene, i soci dell’Amico Medico sono impiegati, pensionati, artigiani, operai, commercianti, casalinghe, disoccupati, contadini, insegnanti, liberi professionisti, ecc. Ci sono, in sostanza, tutte le classi sociali, per cui appare alquanto inappropriato, a nostro parere, essere definiti borghesi. Figuriamoci, poi, essere apostrofati quali “borghesi decaduti”. Ma caduti da cosa? La verità è che siamo tutti figli di brave ed umili persone quali operai, contadini, impiegati, artigiani, come lo sono, sicuramente, anche coloro che hanno scritto la sopracitata nota. Ma per noi questo è motivo di orgoglio, altro che borghesi decaduti.

Nella su citata nota si parla di “idea elitaria”; traducendo viene fuori che le nostre convinzioni partono da un élite, quindi da un gruppo di persone con una posizione di privilegio che si distingue (vedi vocabolario) per raffinatezza, livello sociale e ricchezza. Ma noi, in realtà, ci siamo sempre distinti, non per la ricchezza che assolutamente non c’è, né per il livello sociale, ma semplicemente perché, da sempre, ci siamo rimboccati le maniche e con in mano martello, secchio e ramazza, abbiamo salvato, recuperato e valorizzato le nostre più antiche e nobili tradizioni che rischiavano di scomparire, contribuendo a portare sempre alto nel mondo il nome della nostra Città di San Cataldo. E tutto ciò a fronte di immensi sacrifici, senza alcun interesse privato, profondendo tempo ed energie e trascurando, non poco, il lavoro, la famiglia e le esigenze personali.

Non ci siamo mai sognati di dividere la Città di San Cataldo in aree di serie A e aree di serie B. Abbiamo parlato di periferia perché essendo la festa del Compatrono dell’intera città, ritenevamo che sarebbe stato opportuno allestire la Fiera in centro, perché avrebbe coinvolto tutti e perché in centro ci sono quelle caratteristiche e quelle condizioni che permettono di definire, da sempre, “salotto buono” il corso Sicilia (non è una definizione che abbiamo inventato noi). È sempre stata nostra convinzione che ‘A Fera Ranni debba ritornare nel suo luogo originario e tale idea l’abbiamo espressa, più volte, in passato, e questo non significa disprezzare la periferia né tanto meno andare contro l’Amministrazione in carica o le precedenti. Certamente non è colpa nostra se molte delle nostre periferie sono in stato di abbandono e non ci sono, quindi, quelle condizioni per poterle definire “salotti” e, ahimè, probabilmente non sarà una Fiera a trasformarle e a riqualificarle. Questo è molto triste e ci dispiace veramente, ma siamo certi che il gruppo consiliare Sinistra Sancataldese si impegnerà, con tutte le sue forze, affinché le periferie diventino luoghi belli ed accoglienti, e noi, come sempre, saremo disponibili a dare il nostro contributo, come abbiamo sempre fatto e come continueremo a fare, qualunque sia l’Amministrazione in carica, di destra, di sinistra o di centro.

Da più di quarant’anni anni ci occupiamo della storia, della cultura e delle tradizioni della nostra amata San Cataldo senza mai colorarci di questo o quel gruppo politico, in piena libertà. Ed è questo che ci dà l’autorevolezza di esprimere la nostra opinione, sempre tesa a costruire e mai ad attaccare o distruggere”.

L’Associazione Culturale Giuseppe Amico Medico

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