Giorgia Meloni ha accettato l’incarico di formare il Governo.
Ventiquattro ministeri, uno in più del governo Draghi. Ma cambiano alcune deleghe e i nomi di alcuni dicasteri: lo Sviluppo economico diventa il ministero delle Imprese e del Made in Italy, quello della Transizione ecologica si chiamerà Ambiente e sicurezza energetica, le Politiche agricole cambiano in Agricoltura e sovranità alimentare e al ministero dell’Istruzione viene aggiunta la dicitura “del merito”. Le politiche europee tornano a essere un ministero e includeranno anche la Coesione territoriale e il Pnrr mentre il ministero del Sud sarà anche ministero del Mare e a quello della Famiglia si aggiunge la natalità. E’ il nuovo schema di governo annunciato dal presidente del Consiglio incaricato Giorgia Meloni dopo avere accettato l’incarico al Quirinale.
Ecco l’elenco:
Tajani ministro degli Esteri e vicepremier
Salvini alle Infrastrutture e vicepremier
Roccella ministro Famiglia la natalità e Pari opportunità
Calderone ministro del Lavoro
Schillaci ministro della Salute
Fitto ministro Affari europei e Pnrr
Crosetto ministro della Difesa
Piantedosi ministro dell’Interno
Santanchè ministro del Turismo
Bernini ministro dell’Università
Lollobrigida ministro dell’Agricoltura
Abodi ministro per lo Soprt e Giovani
Urso ministro Sviluppo Economico e Made in Italy
Giorgetti ministro dell’Economia
Locatelli ministro per le Disabilità
Valditara ministro Istruzione e Merito
Nordio Ministro della Giustizia
Schillaci ministro Salute
Casellati ministro per le Riforme
Musumeci ministro per il mare e il Sud
Sangiuliano ministro della Cultura
Calderoli ministro Affari regionali
Pichetto ministro per la Pubblica amministrazione
Giorgia Meloni, premier in pectore, ha annunciato che proporrà Mantovano come sottosegretario alla Presidenza.