Salute

Sicilia, al “Re dei supermercati” confische per bancarotta fraudolenta: beni anche nel Nisseno

Redazione 2

Sicilia, al “Re dei supermercati” confische per bancarotta fraudolenta: beni anche nel Nisseno

Gio, 25/08/2022 - 11:54

Condividi su:

Si tratta di 5 immobili ad Agrigento, Porto Empedocle, Palermo e Gela, di 14 veicoli e 11 rapporti bancari/assicurativi.

Gli agenti della Divisione polizia anticrimine – ufficio Misure di prevenzione patrimoniali della Questura di Agrigento e il Nucleo di Polizia economico finanziaria del Comando provinciale della Guardia di finanza hanno dato esecuzione al decreto del Tribunale della città dei templi – sezione Misure di prevenzione -, con cui è stata disposta la confisca a carico di Giuseppe Burgio, deceduto il 15 giugno del 2021, e dei suoi eredi di 5 immobili, del valore complessivo di 8.247.000 euro, ad Agrigento, Porto Empedocle, Palermo e Gela, di 14 veicoli e 11 rapporti bancari/assicurativi. 

Con lo stesso decreto è stato disposto e sono stati eseguiti il sequestro e la confisca, per equivalente, di due magazzini nel Comune di Realmonte, del valore complessivo di 50.000 euro.  Burgio, noto imprenditore nel campo della grande distribuzione alimentare, nel 2016 fu arrestato dalla Guardia di finanza di Agrigento nell’ambito dell’operazione ‘Discount’ per bancarotta fraudolenta e altri reati connessi, per i quali poi, nel maggio del 2018, fu condannato, con sentenza del Tribunale di Agrigento, alla pena di 8 anni di reclusione.

Dopo l’arresto furono avviate anche indagini patrimoniali, passando al setaccio tutte le sue attività economiche e imprenditoriali e le disponibilità finanziarie. “Le favorevoli risultanze investigative – spiegano gli investigatori – consentirono al questore di Agrigento di formulare la proposta per l’applicazione delle misure di prevenzione e al Tribunale di Agrigento di dichiararne la pericolosità sociale, irrogandogli la sorveglianza speciale e disponendo il sequestro patrimoniale finalizzato alla confisca di 5 immobili, del valore complessivo di 8.247.000 euro, tutti riconducibili alla società HO.PA.F. Srl, di cui Burgio era amministratore, e di 14 autoveicoli e 11 rapporti bancari/assicurativi facenti capo allo stesso, provvedimenti eseguiti nel febbraio 2020”.

Con il provvedimento eseguito oggi, il Tribunale ha disposto la definitiva confisca di quasi tutti i beni sequestrati nel 2020 e il sequestro e la confisca, “per equivalente”, dei magazzini ubicati nel Comune di Realmonte, come contropartita di pietre preziose di ingente valore, anch’esse facenti parte dei beni nella disponibilità di Burgio, oggetto di sequestro ma che non furono mai rinvenute.  

Pubblicità Elettorale