Non volevano che i poliziotti perquisissero l’appartamento dell’amico che, soft -air in pugno, aveva sparato ad un ventunenne, ferendolo alla testa. E con l’obiettivo di evitare il blitz degli agenti, sotto casa li hanno accerchiati, insultati, spintonati e minacciati. tentando di danneggiare le auto della Squadra Mobile e saltare anche sui mezzi dei vigili del fuoco che stavano aiutando gli investigatori a salire nell’abitazione.
Per finire, in una sfida alle forze dell’ordine, con i loro smartphone hanno ripreso tutto e poi pubblicato la scena sui social. Sono stati denunciati per violenza e minaccia a pubblico ufficiale, rifiuto di fornire le proprie generalita’ e violazione delle norme relative al trattamento dei dati personali. I cinque erano gia’ noti alle forze di polizia per precedenti.

