
MUSSOMELI –Finalmente! Ci ha creduto e lo ha realizzato, proprio l’Arciprete don Pietro Genco. Infatti, stasera, alle 19,30, alla Madrice, dall’organo a canne acquistato dal Pantheon di Palermo riecheggeranno nell’aria le sue note. Va sottolineato che il sacerdote ha aspettato invano, per un decennio, la risposta dell’assessorato regionale ad una sua richiesta di restauro per il recupero del vecchio organo. Risposta mai arrivata e che ha orientato l’arciprete verso soluzioni più pratiche e concrete. Infatti, i buoni fruttiferi lasciatigli in dote dai suoi genitori, papà Giuseppe e mamma Giuseppina Dilena, sono stati destinati al pagamento dell’organo. E’ evidente che il gesto si commenta da sé. Comunque, appare evidente che sia un segno tangibile del suo attaccamento verso la struttura ecclesiale dallo stesso, oltre un decennio, diretta.

