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Le Tessere ed il Mosaico: Culto della Madonna (di don Salvatore Callari)

Don Salvatore Callari

Le Tessere ed il Mosaico: Culto della Madonna (di don Salvatore Callari)

Dom, 13/09/2020 - 08:00

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Don Giuseppe Callari

Stiamo vivendo in questi giorni una particolare presenza della Madonna nella liturgia con la memoria di sue feste : Natività , Nome di Maria , Addolorata. Come omaggio dedichiamo a Lei questo ricordo con la riflessione di Don Salvatore Callari sulla sua Missione e grandezza. “Il Vangelo di Maria”, non è l’ultimo libro esposto in libreria, ma un contenuto disseminato tra le pagine del Vangelo, della storia cristiana: una testimonianza ricavata dalle poche parole e dal silenzio di Maria. Dunque un vangelo mai scritto ma vissuto da Maria. Il Vangelo , quello scritto dagli evangelisti si chiama Il Vangelo di Gesù, perché , a parte i raccordi narrativi, è tutto parola di Gesù. Maria vi figura, ovviamente, nei momenti in cui è lei il fulcro che regge la narrazione. L’annunzio, la nascita di Gesù a Betlemme, lo smarrimento di Gesù a Gerusalemme, a Cana in occasione di una festa di matrimonio. Possiamo supporre che sia stata presente con le donne per seguire il ministero pubblico di Gesù, ma non si riportano delle parole da Lei pronunciate. Ricompare al tempo della passione e della crocifissione di Gesù.

Abbiamo accennato, in maniera decisamente concisa gli eventi, ma non le parole, molto poche. Non c è un discorso. né alcun intervento significativo, tanto che si potrebbe dire, con la dovuta riverenza: “ Donna di poche parole.” Eppure siamo partiti dal titolo che sembra voglia aprire un prezioso spiraglio sulla personalità di Maria. Il suo Vangelo sono le poche parole realmente pronunciate e il suo silenzio, quasi un mistero aggiunto che la ricopre. Si possono ricordare le parole delle sue apparizioni; per quanto siano private e non sono “ Parole rivelate” ma hanno il valore di un messaggio che riguarda tutta intera la comunità.: invito alla preghiera, alla penitenza, al timore di Dio; e i temi delle sue parole sono sempre un insistente invito . alla preghiera, alla penitenza, alla conversione , alla ubbidienza alla parola del figlio suo Gesù Cristo, l’osservanza della legge di Dio. Non hanno certamente il valore della Parola rivelata che siamo tenuti ad accogliere , quale è la Parola di Gesù che è nel Vangelo classico, ma sono, tuttavia, uno stimolo per difendere la pace, pregare per la pace, non “ irritare Gesù. Ella ha detto “che è stanca di trattenere il braccio di giustizia di Gesù.” Sono fondamentali gli insegnamenti che ci ha dato con la sua vita: la prontezza ad accogliere la voce di Dio e riconosce la sua umiltà pur se scelta ad essere madre di suo figlio . Nella visita ad Elisabetta canta la grandezza del Signore ricordando la sua misericordia. Alle nozze di Cana testimonia la fiducia in Gesù e il rispetto per la sua identità. Al tempio, nel ritrovamento di Gesù accetta con grande umiltà il richiamo di Gesù a dare sempre il primo posto a Dio. Durante la passione e morte di Gesù, il suo eloquente messaggio è nel silenzio con cui accetta la drammatica volontà del Padre. Ella è maestra ed esempio perfetto di vita cristiana. Ella ha attraversato la via della santità con l’esercizio di tutte le virtù. Questo è il suo Vangelo, cioè avere pienamente vissuto quello del suo figlio, modello evangelico incarnato nella vita quotidiana.

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