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Processo d’appello per l’assenteismo al Comune: 29 richieste di condanna, per 10 proposta l’assoluzione

Vincenzo Pane - La Sicilia

Processo d’appello per l’assenteismo al Comune: 29 richieste di condanna, per 10 proposta l’assoluzione

Mar, 21/07/2020 - 08:00

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Ventinove richieste di condanna, due di dichiarazione di non punibilità per tenuità del fatto e dieci di conferma di assoluzione. Nei numeri è questo il bilancio della requisitoria svolta ieri nell’aula bunker del carcere “Malaspina” dal sostituto procuratore generale Antonino Patti nel processo d’appello per i presunti casi di assenteismo all’Ufficio tecnico e alla Polizia municipale del Comune di Caltanissetta. Per alcuni imputati l’accusa era di truffa alla pubblica amministrazione, in quanto, secondo l’accusa, alcuni impiegati si erano assentati deliberatamente dal posto di lavoro pur facendo in modo di risultare presenti. Per altri le accuse erano di falso in quanto si sarebbe fatto ricorso allo stratagemma di strisciare i tesserini di altri colleghi nelle macchinette marcatempo che indicavano le entrate e le uscite. Sulle immagini registrate dai carabinieri la difesa ha però sollevato parecchi dubbi, sostenendo che erano stati ravvisati dei tagli tanto da chiedere una perizia, ma la Corte presieduta da Maria Carmela Giannazzo (consiglieri Sebastiano Di Giacomo e Giovanbattista Tona) ha rigettato la richiesta.

Il rappresentante dell’accusa ha chiesto 2 anni e 800 euro di multa ciascuno per Loredana Gambino, Michela Anna Di Marco, Giorgio Salamanca ed Elena Antonella Garofalo, 1 anno e 7 mesi ciascuno più 650 euro di multa per Graziella Ambrosini, Michele Consaga, Salvatore Longo, Giovanni Francesco Saverio Reina e Salvatore Iorio, 1 anno e 6 mesi più 600 euro di multa per Nunzio Bennati, 1 anno e 4 mesi più 550 euro di multa ciascuno per Giuseppe Indorato, Michela Angela Baiomazzola e Fausto Calogero Romano, 1 anno e 3 mesi più 500 euro di multa ciascuno per Michele Gioè, Francesco Patermo, Lucio Giannavola, Giuseppe Giuliana, e Michela Lovetere, 1 anno, 1 mese e 15 giorni più 450 euro di multa ciascuno per Patrizia Torrisi, Marco Petrotto, Andrea Marchese e Sergio Vinicio Lo Monaco, 1 anno e 450 euro di multa per Giuseppina Campisi (per lei chiesta la riduzione rispetto a 1 anno e 4 mesi più 550 euro di multa del primo grado), 1 anno e 400 euro di multa per Alessio Maria Buono, 9 mesi e 300 euro di multa ciascuno Calogero Lupo, Francesca Rosa Silvia Fardella, Gerlando Gelfo, Mario Di Salvo, Angelo e Michele Grisafi. Chiesta la non punibilità per tenuità del fatto per Salvatore Vella, Alessandro Terramagra (entrambi condannati a 9 mesi in primo grado).

Per diversi di loro arrivarono anche assoluzioni parziali per singoli episodi di truffa o falso. Chiesta la conferma delle assoluzioni per Giuseppe Schifano, Giovanni Antonio Marchese, Angelo Cartone, Fortunato Enrico Giannone, Silvana Rando, Stefano Barba, Santo Filippo Falcone, Angelo Maira, Patrizia Gelsomino e Gaetano Lauricella. L’avvocato Renata Accardi, legale di parte civile del Comune, ha chiesto la conferma delle condanne e il risarcimento e, con le prime richieste di assoluzione, ieri sono iniziate anche le arringhe degli avvocati difensori Giuseppe Panepinto, Massimo Dell’Utri, Maria Teresa Consaga, Alberto Fiore, Angelo Tornabene, Maria Francesca Assennato, Michele Gioè, Michela Angela Baiomazzola, Feliciana Ponzio, Ernesto Brivido, Massimiliano Bellini, Giuseppe Dacquì, Davide Schillaci, Michele Micalizzi, Giacomo Butera, Luigi Di Natale, Giovanni Salvaggio, Giuseppe Colombo, Sergio Iacona, Dino Milazzo, Vincenzo Vitello, Adriana Vella, Daniele Osnato e Salvatore Patrì. Si torna in aula domani.

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