Sono 19 gli alloggi di edilizia residenziale agevolata che saranno realizzati nell’antico quartiere della Provvidenza a Caltanissetta. Di questi, 10 saranno costruiti dal Comune e 9 dall’Iacp. Tutti e 19 saranno realizzati in aree del quartiere nelle quali sorgevano vecchi fabbricati fatiscenti e pericolanti che sono stati demoliti. I 10 alloggi del Comune sono in stato avanzato di costruzione nel tratto compreso tra le vie Firenze e Mazzini, e precisamente alle spalle della piazzetta Girgenti, a pochi passi dalla centrale piazza Garibaldi. Rientrano nel cosidetto “Progetto Pilota Provvidenza” finanziato dal ministero delle Infrastrutture per l’importo di 3.138.483,66 euro. Se non ci saranno ulteriori ritardi, in aggiunta a quelli che sono stati già registrati, dovrebbero essere completati per l’inizio del prossimo anno. Il condizionale è più che d’obbligo se si pensa che i lavori dell’intero progetto avrebbero dovuto durare per contratto di appalto 390 giorni e avrebbero dovuto essere completati nel 2014, mentre da allora sono trascorsi altri 6 anni e sono ancora in fase di esecuzione a causa di prolungate sospensioni più o meno motivate.
Per la costruzione dei 9 alloggi dell’Iacp i tempi di attesa sono più lunghi perché siamo appena all’inizio. Infatti solo da pochi giorni sono iniziati i lavori di demolizione di 2 vecchi e fatiscenti fabbricati a due piani fuori terra nello slargo compreso tra la via Mazzini e la via Gioberti nella cui area di risulta saranno realizzati. I 9 alloggi saranno costruiti con il progetto dell’importo di circa 1 milione 200.000 euro finanziato con i fondi europei che comprende anche il completamento della strada di congiungimento del quartiere PegniStazzone con il centro abitato. I lavori avrebbero dovuto essere avviati all’inizio dello scorso anno e anche in questo caso ci sono stati ritardi. Dunque tra non molto nel quartiere Provvidenza saranno realizzati 19 alloggi di edilizia residenziale agevolata per altrettante famiglie.
E’ questo il primo intervento che si va a fare per risanare il quartiere del centro storico e per cercare di portarvi nuovi abitanti per arginare la grande emorragia della popolazione che c’è stata e continua ad esserci con il trasferimento dei residenti in altre zone della città. E’ evidente che bisognava pensarci prima per evitare il costante depauperamento del quartiere. Ed è proprio per questo che appaiono inconcepibili i ritardi che si registrano per l’effet – tuazione delle opere finanziate.
