CALTANISSETTA – Prima promosse alla qualifica superiore e poi retrocesse: è capitato a 10 dipendenti comunali di Caltanissetta che hanno visto svanire il loro sogno della progressione in carriera. Ora dovranno restituire le somme percepite come differenza. Le protagoniste di questa poco felice avventura sono 10 segretarie econome della refezione scolastica. Si sono rivolte al tribunale civile, sezione del lavoro, per chiedere la modifica del loro profilo professionale e il passaggio dalla categoria giuridica C C/5, nella quale erano inquadrate come personale amministrativo, a quella D D/1 di istruttore direttivo amministrativo.
Con sentenza del 24 marzo 2016 il tribunale ha accolto la richiesta e ha loro riconosciuto il diritto ad essere inquadrate nella categoria D D/1, con la qualifica di istruttore direttivo amministrativo, con decorrenza dal primo aprile 1999. Ha quindi condannato il Comune a pagare loro le differenze retributive per il periodo pregresso con gli interessi e le rivalutazioni, oltre le spese giudiziarie. La Giunta ha dato esecuzione alla sentenza e ha disposto il nuovo inquadramento nella categoria superiore delle 10 dipendenti alle quali è stato attribuito il trattamento economico corrispondente.
Nel contempo ha presentato ricorso alla corte d’appello contro la sentenza del tribunale. Con sentenza del 21 dicembre 2018, la Corte d’Appello ha riformato la sentenza del tribunale; ha ritenuto valide le argomentazioni addotte dal Comune. Ora la Giunta ha disposto l’inquadramento delle 10 dipendenti nella loro originaria qualifica “con effetto retroattivo” e ha incaricato i competenti uffici del Comune di quantificare le somme in eccedenza loro corrisposte. Ha disposto pure il recupero delle spese giudiziarie pagate per il primo grado del procedimento. Ma due dipendenti sono decedute.
