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Mafia: confiscata villa da 4 mln a ‘re del calcestruzzo’ Valenza 

Redazione

Mafia: confiscata villa da 4 mln a ‘re del calcestruzzo’ Valenza 

Mar, 22/10/2019 - 09:26

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Confiscata una mega villa al “re del calcestruzzo” di Borgetto, Benedetto Valenza. In azione i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Palermo che hanno eseguito, su richiesta della Sezione Misure di Prevenzione il provvedimento a carico del 57enne storico esponente della famiglia mafiosa di Borgetto (Palermo). Passa definitivamente allo Stato una villa con piscina, con area Spa e boschetto privato, a Partinico, per un valore totale di circa 4 milioni di euro. Valenza e’ stato coinvolto in diversi processi di mafia. Figlio di Salvatore e nipote di Erasmo, esponenti di vertice della famiglia mafiosa di Borgetto, nonche’ vittime di lupara bianca, il 21 aprile del 1983, in quanto legati al gruppo del boss Gaetano Badalamenti. Fin dagli anni ’90, Valenza era considerato l’imprenditore di riferimento per la produzione di calcestruzzi, delle famiglie mafiose dei Vitale e dei Brusca, riuscendo cosi’ a raggiungere una posizione di monopolio grazie alla protezione di Cosa nostra.

Le indagini condotte tra il 2014 ed il 2016 avevano permesso alle Fiamme Gialle del Gico di Palermo di eseguire, nell’ottobre del 2016, il sequestro della villa di circa 600 metri quadri per complessivi 22 vani, con annesso un vasto parco di oltre 1,5 ettari comprendente numerosi altri corpi accessori nonche’ un garage coperto di 100 metri quadri e una piscina di 22 x 11 metri. Proprio grazie a questi ultimi approfondimenti investigativi, svolti anche attraverso l’analisi dei rilievi aerofotogrammetrici dal 1994, si e’ riusciti a dimostrare che la costruzione della villa sia in realta’ avvenuta tra il 1994 ed il 1998, anni in cui Valenza gia’ viveva in pieno la propria illecita espansione imprenditoriale. Per tale motivo, e alla luce della evidente sproporzione fra redditi dichiarati e beni posseduti concomitante con le manifestazioni di pericolosita’ sociale del Valenza (accertate con il decreto di confisca del 2001), la Sezione Misure di prevenzione del tribunale di Palermo ha ritenuto che ricorrano tutti i presupposti per disporre la confisca della villa e di tutte le sue pertinenze quantificati per un valore di circa 4 milioni di euro. Valenza, gia’ destinatario nel luglio 2001 di provvedimento di confisca emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Palermo a seguito di un’indagine da cui emerse chiaramente la sua vicinanza ai fratelli Vitale, era riuscito comunque a reinserirsi nel settore della produzione e fornitura di calcestruzzo e conglomerati bituminosi, intestando fittiziamente beni e societa’ a vari prestanome e gestendo, in tal modo, 5 impianti di calcestruzzo ed una societa’ di trasporto merci dislocati tra le province di Palermo e Trapani. Successivamente, nel 2008, si e’ reso responsabile di 4 delitti di intestazione fittizia di beni per i quali ha riportato una condanna definitiva con sentenza della Corte di Appello di Palermo il 24 settembre 2010 divenuta irrevocabile il 16 settembre 2011, nell’ambito di indagini dalle quali, tra l’altro, erano emersi il controllo esercitato dalla mafia sugli appalti pubblici nella Sicilia occidentale e l’utilizzo di cemento depotenziato per la realizzazione delle opere, allo scopo di incrementare i profitti.

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