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Caltanissetta, incidente mortale. Nisseno travolse e uccise pakistano: condannato a 1 anno e 4 mes

Redazione

Caltanissetta, incidente mortale. Nisseno travolse e uccise pakistano: condannato a 1 anno e 4 mes

Ven, 12/07/2019 - 11:50

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CALTANISSETTA – Colpevole, seppur non unicamente, per la morte di un giovane. Che avrebbe investito e ucciso. Tutto al centro di un’inchiesta che era stata già archiviata e che, successivamente, è stata riaperta solo dopo indagini del legale di parte civile.Con l’affermazione di responsabilità si è chiuso ieri il processo con rito abbreviato a carico del ventiduenne Kevin Lombardo (assistito dall’avvocato Cristian Morgana) accusato di omicidio colposo. Imputazione legata alla morte del ventottenne pakistano Mohamed Raq Towffeq che, all’alba del 10 aprile di quattro anni fa, è stato travolto da un’auto mentre camminava a piedi in contrada «Bulgarella». Il gup David Salvucci lo ha condannato a un anno e  quattro mesi con pena sospesa e la concessione dell’attenuante del “concorso”. Perché la responsabilità non sarebbe stata esclusivamente sua. Inoltre dovrà sborsare una provvisionale di 10 mila euro e dovrà risarcire il fratello della vittima (assistito dall’avvocatessa Vania Giamporcaro), secondo l’entità che poi stabilirà il giudice civile. L’incidente si è vericato alle prime luci dell’alba  del 10 aprile del 2015. È stato allora che il giovane pakistano è stato travolto da un’auto che,  per l’accusa, era guidata dall’imputato. Questi, quella mattina, sarebbe andato via perché non si sarebbe reso conto dell’accaduto – è stata la sua tesi a discolpa – per poi tornare nel luogo dell’incidente. Nel frattempo il ferito è stato trasportato in ospedale per un delicato intervento chirurgico. Ma sono stati venti giorni di agonia. Poi il suo cuore s’è fermato per sempre. L’inchiesta che ne è derivata, su richiesta della procura, è stata poi archiviata. Era il dicembre di tre anni fa quando il gip, accogliendo le deduzioni del pm, ha mandato il dossier in sotta. Sono state le indagini curate poi dall’avvocatessa Giamporcaro a fornire nuovi elementi, che hanno dato nuova linfa all’inchiesta, no a fare scattare la citazione in giudizio dell’automobilista. E a suo carico hanno preso vita due fascicoli: uno per  omissione di soccorso e fuga stradale da celebrare e un secondo per omicidio colposo che si è chiuso ieri con la condanna. (di Vincenzo Falci,  Fonte Giornale di Sicilia)