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Ambiente: Goletta Verde a Gela, confronto con i vertici della Raffineria.

Redazione 1

Ambiente: Goletta Verde a Gela, confronto con i vertici della Raffineria.

Lun, 22/07/2019 - 22:01

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“Gela ha avuto meno fortuna mediatica rispetto a Taranto. Ci sono stati picchi di interventi della magistratura ma non come successo all’Ilva. Eni sta innovando la propria tecnologia ma continua ad investire piu’ sul passato che sul futuro”. Lo ha detto Stefano Giafani, presidente nazionale di Legambiente, durante il convegno promosso da Goletta Verde su bonifiche e riconversione del petrolchimico di Gela, nel nisseno. “Abbiamo sempre detto – ha aggiunto il presidente di Legambiente – che vanno chiuse le fonti di inquinamento, no l’industria. Nel protocollo del 2014, quando venne chiusa l’attivita’ di raffineria, dei 2,2 miliardi di euro 1,8 riguardavano le estrazioni idrocarburi (passato), appena 400 milioni tra bonifiche e bioraffineria (futuro)”. Giudizio critico anche per la riconversione industriale. Il presidente della Raffineria di Gela, Francesco Franchi, ha snocciolato numeri e difeso il nuovo corso di Eni, che punta su una produzione ecosostenibile ed alla salvaguardia dei livelli occupazionali, con brevetti Eni. “Abbiamo investito 330 milioni di euro in piu’ sulla riconversione in bioraffineria, 30 milioni di euro sull’ecomassa per lavorare altre biomasse e non olio di palma – ha sottolineato Franchi -. Anticiperemo la fine dell’olio di palma. Puntiamo sugli oli alimentari. Non ci tiriamo indietro ma serve il supporto del territorio, Regione e provincia, non possiamo di certo raccogliere l’ampolla di olio porta a porta. Stiamo trasformando il rifiuto che e’ un costo farlo diventare una ricchezza. Siamo un’azienda che da’ lavoro a 70 mila persone. Gela ha una bioraffineria il doppio di Venezia, lavorera’ 700 mila tonnellate annue rispetto alle 350 mila tonnellate. La qualita’ del nostro biodiesel e’ la migliore in tutto il mondo”. (ITALPRESS).

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