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San Cataldo. Deliberata dalla Giunta la proposta di fuoriuscita dal Distretto turistico della Valle dei Templi. La parola passa ora al consiglio comunale.

Redazione 1

San Cataldo. Deliberata dalla Giunta la proposta di fuoriuscita dal Distretto turistico della Valle dei Templi. La parola passa ora al consiglio comunale.

Lun, 04/03/2019 - 16:36

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SAN CATALDO. La Giunta comunale ha deliberato la proposta, da sottoporre all’esame del consiglio comunale di fuoriuscita dal Consorzio “Distretto Turistico della Valle dei Templi”. C’è da dire che, come ha spiegato l’assessore Aldo Riggi, nel corso dell’assemblea del Consorzio del 17 Dicembre 2018, si è discusso dell’opportunità di valutare risolutivamente le ragioni della prosecuzione delle attività distrettuali, a fronte della posizione ormai definitiva e chiara della regione (Assessorato al Turismo) nonché, con riguardo alle difficoltà oggettive esistenti nella raccolta dei fondi necessari alla gestione ordinaria e di promozione al territorio. E’ emerso che la formula del distretto come Organismo qualificato e riconosciuto della Regione Siciliana di promozione ed azione turistica non rientra più nelle azioni di sviluppo della Regione che appare orientata a promuovere le operazioni territoriali provenienti da aggregazioni turistiche locali di diversa composizione ed estrazione, sia organizzative che su progetti specifici. Inoltre, <Considerato che in atto il Comune si trova in una condizione di dissesto e che pertanto le risorse del proprio esercizio sono insufficienti a mantenere la partecipazione finanziaria con il versamento ordinario delle quote>, il Comune di San Cataldo ha manifestato l’intenzione di fuoriuscire dal Distretto Turistico denominato Valle dei Templi per il quale era stato richiesto il riconoscimento alla Regione Siciliana, Assessorato al Turismo, allo Sport e Spettacolo. La Giunta ha preso atto della volontà di fuoriuscire dal Consorzio “Distretto Turistico Territoriale “Valle dei Templi”. Il sindaco è stato autorizzato a sottoscrivere gli atti di fuoruscita. La parola passa ora al consiglio comunale che sarà chiamato a pronunciarsi in merito.

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