Salute

Caltanissetta. L’ISS “Di Rocco” promuove il progetto “Giovani in Salute” con il dott. Giovanni Di Lorenzo.

Redazione 1

Caltanissetta. L’ISS “Di Rocco” promuove il progetto “Giovani in Salute” con il dott. Giovanni Di Lorenzo.

Ven, 14/12/2018 - 23:16

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CALTANISSETTA. “Giovani in Salute”: è il titolo del percorso progettuale che l’IIS “Di Rocco”, di cui è dirigente la prof.ssa Giuseppina Terranova, ha previsto quest’anno nel Pof. Si tratta di un progetto sulla prevenzione primaria e secondaria per ridurre le patologie tumorali che intende promuovere tra gli studenti la cultura della prevenzione contro ogni forma di dipendenza valorizzando corretti stili di vita contro la possibile insorgenza di tumori. Ad esserne coinvolte sono state le classi quarte dell’Istituto Alberghiero e dell’Istituto Tecnico Agrario “Di Rocco”. A metterlo a punto sono state le docenti di Scienze Emilia Perricone, Nella Riggio e Marcella Damico. Nell’ambito di questo progetto è stato organizzato nella sala convegni della sede centrale dell’IIS “Di Rocco” un incontro dal titolo “Prevenire è vita”. Gli studenti dell’IIS “Di Rocco”, assieme ai loro docenti, hanno incontrato il dott. Giovanni Di Lorenzo, medico chirurgo in servizio presso l’Ospedale Sant’Elia di Caltanissetta. Il medico, che si dedica attivamente alla prevenzione nelle scuole, assieme al suo collaboratore Andrea Zimarmani, è stato protagonista di un intervento molto apprezzato da studenti e docenti. Il tutto in un clima di proficua partecipazione e condivisione che ha visto gli studenti del “Di Rocco” particolarmente attenti e sensibili alle tematiche proposte. La dirigente scolastica, prof. Giuseppina Terranova, intervenendo, ha insistito sul concetto che, oggi più che mai, la prevenzione appare non solo come l’unica via in grado di togliere i giovani dal giogo delle dipendenze, ma anche unica arma in grado di contrastare l’insorgenza dei tumori. Il dott. Giovanni Di Lorenzo, invece, ha insistito sull’esigenza di allargare gli orizzonti della prevenzione per consentire agli studenti di “sapere per essere in condizione di scegliere”. Nel contempo ha anche posto l’accento sul bisogno di avviare concreti percorsi che, lungi dal ridursi a mera quanto futile morale, consentano di guidare gli stessi studenti ad un costruttivo confronto sui temi della prevenzione primaria e secondaria, ma anche a più corretti stili di vita e ad una conoscenza piena e consapevole di ciò che può accadere, soprattutto a chi, senza adeguata prevenzione, rischia di finire nella rete delle dipendenze o in quella dei tumori.

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