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Mauro Morandi, dopo 29 anni sfrattato dalla spiaggia rosa di Budelli

Redazione

Mauro Morandi, dopo 29 anni sfrattato dalla spiaggia rosa di Budelli

Mar, 27/11/2018 - 12:04

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Nel 1989 aveva fatto naufragio qui con un catamarano e non si era più mosso. Ma gennaio il Parco della Maddalena dovrà allontanarlo: «Dobbiamo demolire gli abusi edilizi, la presenza di un custode non è prevista”

Per il Robinson Crusoe dell’isola di Budelli è arrivata l’ora dell’addio? Dopo 29 anni filati trascorsi in solitaria sul minuscolo scoglio della Sardegna noto in tutto il mondo per la sua spiaggia rosa Mauro Morandi dovrà andarsene. L’ex insegnante di educazione fisica di origini modenesi, 79 anni, che ha sacrificato gli ultimi tre decenni a fare da custode e guida volontaria di Budelli dovrà cambiare vita perché «vittima» dei lavori di risanamento dell’isola decisi dall’Ente Parco della Maddalena, rientrato tre anni fa in possesso del gioiello naturalistico. Per Mauro si tratterà di un addio senza ritorno? Fabrizio Fonnesu, presidente del Parco, lascia la porta aperta a un’ipotesi che sulla carta non sembra facile da attuare: «A gennaio dovremo chiedergli andarsene, vedremo di trovare con lui forme di collaborazione in futuro».

Il naufragio del 1989

Lo sbarco di Morandi a Budelli risale al 1989: insegnante con un passato nelle fila della contestazione e dei movimenti del ‘68, l’uomo parte quell’estate per una crociera in barca a vela con alcuni amici; la loro meta è addirittura la Polinesia ma un’imprevisto li costringe a rivedere i piani. Dopo poche miglia di mare il loro catamarano ha un’avaria, è costretto a un approdo di fortuna proprio a Budelli e per Mauro è il colpo di fulmine: decide di stabilirsi lì, divenendo di fatto l’unico abitante dell’isola. In questi 29 anni è stato ermita, custode, cicerone, testimone delle bellezza, ma anche il guardiano che allontanava o metteva in guardia turisti indisciplinati o dal comportamento poco rispettoso. Quei pochi metri quadrati di terra a largo della Sardegna erano proprietà privata di una società italo svizzera. Finché, qualche anno fa, si fa avanti il magnate neozelandese Hart per acquistarla. Il timore che Budelli si trasformi in un resort esclusivo mette in guardia gli enti locali sardi e tre anni fa il Parco della Maddalena, esercitando un diritto di prelazione, entra in possesso dell’isola.

Via i manufatti abusivi

E qui la storia di Budelli e di Mauro ha una svolta perché i vincoli di tutela del paesaggio diventano più stringenti e severi. «Purtroppo alcuni manufatti realizzati a Budelli in questi anni sono abusivi – racconta il presidente Fonnesu – ci sono volumetrie aggiunte senza permesso e noi come ente pubblico abbiamo il dovere di ripristinare i luoghi». I lavori di demolizione cominceranno a gennaio e sono incompatibili con la permanenza del Robinson Crusoe. Altrettanto i piani che il Parco ha in mente per Budelli: «Il nostro obiettivo è aprire l’isola al turismo – racconta Fonnesu – ma attraverso visite guidate che facciano conoscere i segreti dell’isola ma ne conservino la natura intatta; la spiaggia rosa rimarrà esattamente come oggi, cioè interdetta al pubblico e osservabile solo da una passerella a distanza». Ma tutto questo prevede la presenza fissa di un custode? «Direi di no, anche perché pensiamo di installare sistemi di videosorveglianza».

Le 18 mila firme per Mauro

E Mauro, cosa ne pensa? In suo favori un paio di anni fa si mobilitarono in tanti, una petizione che chiedeva la sua permanenza a Budelli raggiunse le 18mila firme e i precedenti amministratori del parco gli avevano concesso di rimanere. Ora, anche se il vento è cambiato, lui fa sapere di non volersi muovere, che tenterà una battaglia legale per evitare lo sfratto di quella che è stata la sua unica casa per 29 anni. Di fare il pensionato che passa le giornate al bar, a quanto pare, non ha alcuna intenzione. (di Claudio Del Frate, fonte corriere.it)

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