Salute

Medici in prima linea. Al Cefpas i corsi per lavorare nell’emergenza sanitaria territoriale

Michele Spena

Medici in prima linea. Al Cefpas i corsi per lavorare nell’emergenza sanitaria territoriale

Dom, 12/11/2017 - 16:45

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Un percorso prestigioso che forma i medici dell’emergenza sanitaria territoriale in Sicilia, ovvero del 118, in un momento in cui i posti vacanti nell’Isola, secondo l’assessorato, sono circa 250.

L’assessore regionale alla Salute Baldo Gucciardi ha firmato l’8 marzo scorso il decreto di approvazione del programma di formazione per l’esercizio dell’attività di Medico dell’emergenza sanitaria territoriale (Mest), affidando al Cefpas di Caltanissetta l’intera organizzazione dei corsi.

Si parte con tre corsi con 25 partecipanti ciascuno, per un totale di 75, entro il 2017. Il Cefpas di Caltanissetta sarà responsabile delle attività didattico-organizzative necessarie per la realizzazione del programma di formazione fino all’esame finale.

Si tratta di medici che hanno un rapporto di medico convenzionato con le Asp che fino ad oggi per lavorare nell’emergenza sanitaria territoriale dovevano svolgere tale corso obbligatorio fuori dalla Sicilia.

E’ dunque evidente l’importanza che si faccia a Caltanissetta anche per la qualità della formazione. È un corso lungo che tra formazione frontale e tirocinio comprende 360 ore. Rappresenta un pre requisito per lavorare nella rete dell’emergenza ed ha una proiezione occupazionale immediata.

Non è comunque rivolto soltanto per medici siciliani ma i profesisonisti dell’Isola avranno un’agevolazione. Il corso, infatti, costa 2 mila e 500 euro ma per i siciliani la regione contribuisce con mille euro.

Finora i medici già specializzai in medicina generale, sono dovuti andare fuori dalla Sicilia a seguire i corsi in Calabria, Lazio o Emilia Romagna.

Il tirocinio si farà nelle ambulanze e nelle centrali Sues del 118 della Sicilia, e nei reparti ospedalieri di particolare interesse per le emergenze-urgenze come anestesia e rianimazione, cardiologia e terapia intensiva coronarica, sala parto e unità stroke.

In pratica questi medici vengono formati ad affrontare diverse tipologie di emergenze e imprevisti, acquisendo competenze in aula e sul campo per assistere i pazienti in ambulanza, trattare persone in arresto cardiaco o insufficienza respiratoria, ustionati e traumatizzati a cui vanno operate manovre di drenaggio toracico o decompressione. Soccorrere pazienti in stato di shock per incidenti e traumi, o anche pazienti violenti, ed avere nozioni di piccola chirurgia per intervenire immediatamente quando è necessario.

Oltre a questo dovranno però conoscere i sistemi di comunicazione territoriale della Seus nella rete del 118, conoscere e pianificare il coordinamento delle urgenze tra i vari reparti siciliani disponibili.

“E’ un fatto importante per la Sicilia, anche per la qualità del servizio sanitario”, spiega il direttore del Cefpas, Angelo Lomaglio.

“E’ un’iniziativa dell’assessore Gucciardi che consente con una collaborazione tra la Sues e il Cefpas, attivando questi corsi che coprono una vacanza molto seria di medici nell’emergenza sanitaria territoriale, come ambulanze e servizi di pronto intervento. I corsi si rivolgono a medici già specializzati in medicina generale e consentiranno a chi supererà l’esame finale di essere immediatamente utilizzabile nella rete dell’emergenza sanitaria territoriale e quindi nei posti vacanti in organico nelle Asp”.

“L’attivazione dei tre corsi- spiega l’assessore regionale alla salute Baldo Gucciardi- nasce dalla necessità di formare nuovo personale medico per le attività di emergenza sanitaria territoriale per colmare le carenze che in questo ambito si sono venute a determinare negli anni, tenuto conto anche delle nuove competenze affidate al Sues 118”.

I partecipanti al corso, infine, si avvarranno anche del Cemedis, il centro euro mediterraneo per la simulazione in medicina del Cefpas. “L’impostazione delle attività infatti sono legate non solo alla formazione frontale ed ai tirocini sul campo presso tutte le aziende ospedaliere della Sicilia e le ambulanze della Sues, ma anche la possibilità di fare simulazioni delle emergenze al Cemedis”, conclude il direttore del Cefpas.