Salute

Ospedale Mussomeli: consigliere protesta col sindaco per sospensione assistenza gravide e bambine

Carmelo Barba

Ospedale Mussomeli: consigliere protesta col sindaco per sospensione assistenza gravide e bambine

Gio, 29/06/2017 - 08:29

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MUSSOMELI – Chi garantisce l’assistenza alle donne gravide e ai bambini nel Vallone se i servizi assicurati per decenni dall’ospedale “Maria Immacolata-Longo” vengono chiusi uno dopo l’altro?
Questo il senso della lettera protocollata lunedì dal consigliere di Pensare solidale, Salvatore Cardinale, e indirizzata al sindaco Catania.
“Le avevo comunicato ad inizio del mese –scrive Cardinale- che il responsabile del Dipartimento Materno/Infantile dell’Asp, in data 26 maggio 2017 aveva disposto la sospensione della reperibilità del personale medico dell’Unità Operativa di Ostetricia e ginecologia del P.O. di Mussomeli, prevedendo soltanto un servizio ambulatoriale a favore delle gestanti, da effettuare dalle 8 alle 14 e ufficializzando quindi la chiusura di quella U.O. Con la stessa nota –continua il consigliere di minoranza- veniva disposto altresì il trasferimento presso i servizi territoriali delle ostetriche fino ad allora in servizio in ospedale. Così viene compromessa la possibilità di eseguire trattamenti in STAM (Sistema Trasporto Assistenza Materna) per quelle gravide che potrebbero necessitare di trasferimento urgente in ambulanza stante che le figure più idonee alla loro assistenza vengono a mancare”.
Il consiglieri aggiunge anche che con ulteriore nota del Responsabile di Pediatria e Neonatologia del 6 giugno scorso, si comunicava che la presenza del pediatra in ambulatorio a Mussomeli veniva ridotta soltanto al giovedì.
“Si è passati dalla presenza giornaliera a tre volte la settimana e adesso ad un solo giorno” contesta Cardinale che rimprovera al sindaco come, alle sue rassicurazioni circa l’impegno precipuo a contattare la Direzione generale dell’Asp, ad oggi non abbia ricevuto alcuna notizia in merito alle sue sollecitazioni.
Il consigliere, con un passato da assessore comunale, aggiunge che tali determinazioni verosimilmente trovano spunto dal nuovo quanto contestato Piano Sanitario “elaborato con meri calcoli ragionieristici e non con il preciso intento di continuare ad offrire all’utenza dei servizi efficienti ed efficaci”.
Aggiunge infine che anche i buoni propositi assunti nel Consiglio comunale dell’11 aprile scorso, sono rimasti tali, nel totale disinteresse della politica che non sarebbe stata coinvolta come di dovere in tale problematica di interesse generale.
In conclusione Cardinale invita ancora un volta il sindaco ad interloquire col manager per verificare margini di miglioramento dell’assistenza ospedaliera offerta agli utenti e a richiamare ad una perentoria assunzione di responsabilità tutta la classe politica del territorio. (Di  ROBERTO MISTRETTA)

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