MUSSOMELI – Il commissario straordinario dell’IPAB Sorce-Malaspina, geom. Roberto Lauricella nominato con decreto assessoriale lo scorso 26 settembre, con propria delibera del 17 novembre, ha affidato, ad un erede della storica famiglia, in comodato d’uso gratuito la cappella della Madonna del Riparo, uno dei luoghi simbolo di Mussomeli da dove si gode un panorama senza eguali su Terravecchia. La cappella è stata affidata a Guido Sorge che ne ha fatto apposita richiesta e si farà carico della sua manutenzione ordinaria. Il contratto è stato stipulato per una durata illimitata. E chissà che adesso tale cappella non diventi fruibile a tutti come da tempo auspica l’ex presidente del Consiglio e già assessore comunale Giovanni Mancuso, oggi curatore della frequentatissima pagina Fb “Mussomelesi nel mondo”. Una decina di anni addietro, fu l’allora assessore Angelo Barba, (storico prematuramente scomparso) a fare realizzare l’apprezzatissimo Belvedere dove turisti e non, si fermano per riempirsi lo sguardo di Sicilia e scattare l’immancabile foto ricorso. Il belvedere sorge a servizio della cosiddetta cappella della Madonna del Riparo, un’antica edicola funeraria che essendo di proprietà dell’Ipab (Istituto pubblico assistenza e beneficienza), è quasi sempre chiusa. Secondo notizie riportate dal Sorge, esisteva già nel 1631 in quella contrada una cappella intitolata alla Madonna del Rifugio. Cappella che venne poi riedifica nel 1865 col titolo equivalente di Madonna del Riparo da don Vincenzo Sorce Malaspina, sindaco ed indimenticato benefattore cittadino, laureato in Medicina che tanto si prodigò per arginare il colera del 1837 (la sua famiglia inoltre è rimasta famosa per avere fatto erigere a proprie spese un orfanotrofio femminile, destinato ad ospitare ragazze orfane di genitori per garantire loro un’esistenza ed un’educazione migliore). La cappella della Madonna del Riparo si trova proprio all’ingresso di Mussomeli, sulla strada che, salendo dalla Palermo-Agrigento, da Acquaviva Platani porta al centro abitato. E come già detto rappresenta una delle location preferite dai turisti per soffermarsi ad ammirare la Terravecchia di Mussomeli con le sue casette in pietra aggruppate come agnelle.Al suo interno è custodita una pregiata scultura realizzata, nel 1875 da Francesco Biangardi. La statua fu realizzata con tecnica mista: cartapesta, gesso, legno e tessuto pesante. Raffigura la Madonna in piedi con le braccia aperte a sostegno del mantello stellato. Sotto trovano riparo quattro fedeli in ginocchio. Attraverso uno spioncino del portone in ferro si può sbirciare all’interno, ma la visione ahimè è sempre parziale e lascia un pizzico di insoddisfazione. (fonte: La Sicilia R.M.)