SERRADIFALCO. Il sindaco Leonardo Burgio o proclamerà il dissesto finanziario dell’ente comunale, oppure ricorrerà al riequilibrio finanziario pluriennale. Lo ha reso noto lui stesso nel corso dell’incontro svoltosi nella sala consiliare del palazzo comunale per discutere la vicenda del mancato regolare pagamento degli stipendi ai dipendenti comunali e la difficile situazione finanziaria che sta attraversando il Comune. All’incontro, oltre al sindaco, erano presenti gli assessori Salvatore Difrancesco, Teresa Marchese Ragona e Lillo Speziale, il presidente del consiglio Agostino Ricotta, la vice presidente Enza Surrenti, i consiglieri Serena Nuccio e Rosa Insalaco, il capogruppo di minoranza Giuseppe Domenico Aronica e Giuseppe Amico, il segretario comunale Rosario Alaimo Di Loro, il responsabile dell’area finanziaria rag. Giuseppe Giudice, la Rsu comunale e i rappresentanti delle segreterie provinciali Carmelo Centorbi (Uil), Giovanna Moncada (Cgil) e Santino Alaimo (Cisl). Il sindaco ha rilevato: <Stiamo valutando la situazione; una decisione sarà presa in Giunta quanto prima ed annunciata a breve; le strade che possiamo prendere sono solo due: o riequilibrio o dissesto; il problema è strutturale; si tratta di una decisione dolorosa per la quale si dovrà fare squadra; ovviamente questa situazione non dipende da questa amministrazione che può dimostrare con i fatti, documenti alla mano, non solo che non ha contratto alcun debito e che non ha assegnato alcun incarico esterno retribuito, ma che, sempre con documenti alla mano, ha consentito un risparmio di centinaia e migliaia di euro grazie al proprio operato e alle proprie decisioni>. La minoranza dei Cinque stelle, tramite il capogruppo consiliare Giuseppe Domenico Aronica, ha infine rimarcato: <Il problema è strutturale; se oggi tuttavia non si possono pagare gli stipendi, il perché bisognerebbe forse chiederlo a chi ha amministrato il Comune in passato; a questa amministrazione la colpa che abbiamo dato è di essere pervenuta a questa conclusione con 16 mesi di ritardo rispetto a quando avevamo sostenuto che il Comune non sembrava navigare in buone acque>.