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Caltanissetta: la storia di Franco, disabile picchiato solo perché aveva preso una bicicletta

Redazione

Caltanissetta: la storia di Franco, disabile picchiato solo perché aveva preso una bicicletta

Mer, 13/07/2016 - 19:46

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CALTANISSETTA – Disabile picchiato da due quarantenni solo perché aveva preso una bici. Un deplorevole episodio quello che si è consumato a Santa Caterina in danno di un giovane di 31 anni che però, per via della disabilità psichica dA cui è affetto dalla nascita, pensa e ragiona come potrebbe farlo un bambino che ne ha appena 7. I fatti si sono verificati qualche giorno fa e pare che il giovane Franco – per tutelare la sua privacy non faremo il cognome –fosse rimasto attratto da una bici tanto da volerla fare sua. A quel punto il trentunenne non ci ha pensato due volte e ha preso la due ruote per farsi un giro e, forse, provare l’ebbrezza di una bella pedalata. Ma purtroppo la sua innocenza ha dovuto fare i conti con due uomini, rispettivamente, a quanto pare, padre e zio del bambino proprietario della bici che lo avrebbero cercato, gli hanno tolto la bici dalle mani per poi, non soddisfatti, picchiarlo selvaggiamente al volto. “Hai preso la bici come ti sei permesso”, gli avrebbero gridato tra i pugni mentre il ragazzo, indifeso, non ha saputo liberarsi dalla presa di due persone che anziché avere comprensione per l’indifeso soggetto, autore dell’innocente furto, hanno pensato bene di passare direttamente alle mani per fargliela pagare. Pare che i due avrebbero anche minacciato il padre del ragazzo. Il trentunenne disabile a quel punto sarebbe stato, ancora sanguinante, aiutato dalle persone che si trovavano nelle vicinanze che hanno dovuto assistere alla triste, quanto cruenta, scena. Il padre di Franco, una volta allontanatisi i due quarantenni e messo in sicurezza il figlio, lo ha prima condotto presso l’ambulatorio medico di Santa Caterina Villarmosa per poi recarsi, successivamente, e viste le condizioni in cui si trovava il ragazzo, direttamente al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Elia. Qui i sanitari di turno lo hanno medicato e, dopo averlo sottoposto alla tac e agli esami diagnostici, lo hanno giudicato guaribile in due settimane. Pare però che addirittura le sue condizioni potessero essere peggiori rispetto a quanto appurato inizialmente e si ipotizza anche la lesione di un timpano. A quel punto per i genitori del ragazzo non è rimasto da fare altro che rivolgersi alle autorità di polizia che attualmente stanno indagando sul triste episodio. Di certo il giovane trentunenne non ha capito cosa è successo e perché quelle persone si siano avventate così brutalmente su di lui solo perché stava facendo un giro su una bicicletta.

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