SERRADIFALCO. La vicenda legata all’utilizzo del vice segretario comunale di Montallegro per verbalizzare delibere del Comune di Serradifalco in assenza del segretario comunale che opera a scavalco nei due Comuni, ha fatto registrare un altro capitolo. L’ex assessore comunale Totò Alaimo (nella foto) ha inviato una lettera al Commissario straordinario, al Prefetto, alla Procura della Repubblica, all’assessore regionale alle Autonomie locali e alla Corte dei Conti in cui ha ipotizzato che le delibere approvate con la partecipazione del vice segretario di Montallegro potrebbero essere affette da nullità. Totò Alaimo ha spiegato: “Sono state adottate delibere verbalizzate da un impiegato del Comune di Montallegro (che sembrerebbe svolgere in quel comune anche le funzioni di Vice Segretario) ed ho appreso, per dichiarazione del sindaco di Serradifalco, che la Convezione tra i due comuni prevede l’utilizzazione del vice segretario del Comune di Montallegro, qualora assente la Segretaria, per le necessità del Comune di Serradifalco; tuttavia l’art. 37 dello Statuto del Comune di Serradifalco stabilisce che il vicesegretario, nominato con le modalità stabilite nel Regolamento, svolge le funzioni vicarie del segretario, per coadiuvarlo e sostituirlo nei casi di vacanza, assenza o impedimento. Il vicesegretario deve essere in possesso dei requisiti previsti per l’accesso all’Albo dei Segretari comunali e provinciali”. “Inoltre – secondo Alaimo – l’articolo 7 del Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi del Comune di Serradifalco, secondo cui “in tutti i casi di assenza o impedimento del Segretario titolare, il Sindaco può con apposito decreto ed in conformità alle prescrizioni dello Statuto, procedere alla nomina di un Vicesegretario, scelto tra i dipendenti di Categoria D, e munito della Laurea in Giurisprudenza, Economia e Commercio o Scienze Politiche. Si osservano, in proposito, le disposizioni dell’Agenzia Nazionale Segretari Comunali”. Totò Alaimo ha perciò chiesto al commissario di procedere alla revoca in autotutela della delibera che ha sancito la modalità di nomina del Vicesegretario, nonché tutti i provvedimenti sinora adottati con l’intervento del vice segretario del Comune di Montallegro. Il sindaco Giueppe Maria Dacquì ha risposto dicendo che “lo Statuto non esclude che la figura possa essere di un altro Comune; quanto afferma Alaimo non c’entra nulla: le sue sono solo illazioni; non fa altro che ripetersi in quanto lo Statuto non esclude in alcun modo la possibilità di utilizzo di un vice segretario; le sue affermazioni non fanno altro che confermarne l’infondatezza”
Serradifalco. Alaimo chiede al commissario di revocare le delibere approvate con il vice segretario di Montallegro.
Mar, 27/01/2015 - 16:59
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