SERRADIFALCO. Si sono riuniti i dipendenti contrattisti e i rappresentanti delle segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil per decidere il da farsi riguardo alla questione per la proroga dei contratti in scadenza e la stabilizzazione lavorativa. Alla fine hanno deciso di proclamare un giorno di sciopero e di chiedere un incontro al Prefetto per affrontare la vertenza della loro proroga e stabilizzazione. All’incontro hanno preso parte il segretario generale della Cisl Gianfranco Di Maria, Peppe Barone e Maurizio Amico della Cisl, Totò Pelonero della Cgil e il presidente della Rsu comunale Gaetano Garofalo. I dipendenti precari comunali hanno ricordato che, assieme al sindaco, si era lavorato alla predisposizione di una delibera per il piano triennale del fabbisogno del personale sulla base della normativa vigente e di dati, statistiche e tabelle con le cessazioni e le previsioni di spesa. I dipendenti hanno lamentato che il provvedimento approvato in Giunta è sembrato più un atto su misura per approvare il bilancio che non un piano per la stabilizzazione e la proroga dei precari. Inoltre nella delibera non si fa riferimento alla normativa sulla stabilizzazione e non indica numeri e cifre. Secondo Di Maria (Cisl) “Si comprende che il sindaco non intende prendersi la responsabilità di avviare l’iter per la stabilizzazione; questa delibera sposta al 31 dicembre 2015 il problema; vogliamo invece che si assuma la responsabilità di avviare la stabilizzazione; nel frattempo, non toglieremo i presidi davanti al Comune, siamo pronti a proclamare lo sciopero e a chiedere un incontro al prefetto e a prevedere anche forme di lotta, non esclusa la possibile occupazione del Comune”. Totò Pelonero (Cgil) ha proseguito: “Il sindaco la smetta di prendere in giro sindacati e lavoratori; questo è un Comune in pre – dissesto: abbia il coraggio di dire come stanno le cose e si lavori tutti insieme per trovare una soluzione a tutela dei lavoratori”. Il sindaco Giuseppe Maria Dacquì ha replicato: “La delibera approvata in Giunta, non è relativa alla proroga, ma al fabbisogno del personale. L’iter comprende diversi momenti: delibera su eccedenza del personale, rideterminazione pianta organica, azioni positive e fabbisogno personale; a differenza di altri Comuni, dove agli accordi fatti con i sindacati non sono seguiti atti amministrativi, a Serradifalco, invece, sono già stati adottati gli atti più importanti. E ora si attende, con prudenza, la normativa nazionale relativa alla stabilizzazione inserita nella finanziaria che potrebbe far slittare al 31 dicembre 2015 il termine per compiere tutti gli adempimenti; lo sciopero? E disciplinato dalla legge; l’occupazione di un luogo pubblico è punito dalla legge. I presidi devono garantire l’attività lavorativa, in caso contrario rischiano di diventare scioperi abusivi
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