SAN CATALDO. I benefici della raccolta differenziata illustrati dall’assessore comunale al territorio e ambiente Angelo La Rosa. Nel corso dell’ultimo Consiglio comunale, la Giunta Municipale, tramite l’assessore comunale al ramo, ha illustrato il piano d’intervento della raccolta differenziata tramite “slide”, visualizzate anche dai cittadini da casa tramite la diretta streaming sul portale web. L’assessore all’Ambiente ha sintetizzato l’illustrazione del piano, già approvato dall’Assessorato Regionale all’Energia e Ambiente, spiegando la differenza, in termini economici e di risultati, secondo l’analisi fatta dall’Amministrazione, tra il sistema di raccolta “misto” porta a porta in centro storico e isole ecologiche con cassonetti “intelligenti” nel resto della città ed il porta a porta in tutta la città. “Qualunque sia il sistema, – ha dichiarato l’Assessore – sicuramente si tratterà di qualcosa di nuovo che sconvolgerà la nostra città. La Regione impone ai Comuni di redigere i piani d’intervento senza un piano d’ambito, cioè un’organizzazione impiantistica definita. Attualmente, il servizio è affidato ad un’Ati composto dalle coop “Ecolgest” e “Geo Agriturismo”, tramite il metodo della raccolta stradale e con i seguenti mezzi ed attrezzature: 441 cassonetti ormai vecchi, 3 compattatori, e 100 campane. Entrando più sullo specifico del piano d’intervento gli obiettivi sono ammodernamento del ciclo di raccolta; sensibile miglioramento degli standard di qualità del servizio; realizzazione del nuovo Centro comunale di raccolta; adozione di un modello di tarriffazione puntuale (totale tracciabilità dei rifiuti); progressiva eliminazione del fenomeno evasione; adozione di un modello di controllo di gestione; semplificazione e miglioramento della trasparenza amministrativa; nuovo programma dei servizi di pulizia urbana”. La Rosa ha infine approfondito la questione dei costi. “E’ ovvio ed inequivocabile che con il porta a porta avremmo un incremento di manodopera, ma cor
risponderebbero incrementi di costi e avremmo 62 unità lavorative; con il misto, invece, si parte da subito con 37 unità, fino alla fine dell’appalto”.

