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Caltanissetta, Associazione culturale Alcide De Gasperi: L’Europa personalista di Papa Francesco

Redazione

Caltanissetta, Associazione culturale Alcide De Gasperi: L’Europa personalista di Papa Francesco

Mer, 26/11/2014 - 22:48

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CALTANISSETTA – La recente visita di Papa Francesco al parlamento europeo di Strasburgo ci permette di cogliere la sua idea circa la vocazione e la missione nel mondo del vecchio continente. Il vescovo di Roma ha proposto ai parlamentari un messaggio che intreccia temi come l’identità europea, la missione dei politici e il contributo che i cristiani possono dare ad una società plurale e complessa come quella dell’unione continentale. Da ciò, emerge il concetto personalista di Europa che Francesco traccia alla luce dalla consapevolezza della dignità e della trascendenza della persona umana. Infatti, la storia dell’Europa si è sempre articolata sia per un’apertura verso il trascendente sia per una grande attenzione alla concretezza storica. Tali dimensioni hanno delineato l’importanza dei diritti umani derivanti dall’unicità della persona non tanto come soggetto meramente economico bensì come protagonista di relazioni e possessore di una visione del futuro. Per Papa Bergoglio, dunque, il progetto dei padri fondatori dell’unione – radicato sulla filosofia greca, sul diritto romano e sull’universalismo cristiano – ha condotto al concetto di dignità umana la quale configura l’unica via di sviluppo.

Oggi, secondo il vescovo di Roma, il progetto dei fondatori dell’Europa unita – come Adenauer, De Gasperi e Schuman – pare calpestato sia dalla ricerca esclusiva dell’interesse economico, sia dal fraintendimento individualista dei diritti. Si verrebbe così a delineare inevitabilmente l’immagine del nuovo cittadino-individuo europeo proteso solo alla ricerca della propria autonomia a scapito di ogni responsabilità sociale. Su tali temi, i banchi di prova sono raffigurati dalle questioni legate all’immigrazione, al lavoro e all’ambiente che se affrontante senza attenzione alla persona possono condurre alla perdita dello spirito umanistico delle radici culturali e sociali del continente. Per evitare questa deriva, a parere di Francesco occorre sia l’impegno dei politici – volto a prendersi cura della fragilità delle persone e dei popoli – sia quello dei vari soggetti della società plurale. Fra questi ci sono i cristiani che hanno il compito di rappresentare nel mondo ciò che è l’anima per il corpo, ovvero declinare pienamente l’apertura al trascendente nella concretezza storica. Quindi, solo nel rispetto del motto e della sostanza europea dell’unità nella diversità si può unificare una famiglia di popoli e di tradizioni in grado di valorizzare tutte le positività e di scartare ogni tentazione uniformante in senso economico e culturale.

La riflessione a Strasburgo di Francesco sull’Europa personalista coincide con la pubblicazione del documento-traccia della CEI in preparazione al V Convegno Ecclesiale Nazionale intitolato “In Gesù Cristo il nuovo umanesimo”. In tal modo, l’attenzione del vescovo di Roma e della chiesa italiana all’umano, prospetta un valido contributo ispiratore per ripensare la dimensione politica come ad una realtà attenta realmente ai bisogni della persona. Pertanto, nell’odierna società plurale e democratica, il contributo dei credenti impegnati nella produzione di cultura politica o nella rappresentanza dei cittadini, va indirizzato alla realizzazione di strutture sociali e istituzionali più eque e capaci di garantire la dignità, la libertà e la giustizia sociale.

Associazione culturale Alcide De Gasperi Caltanissetta

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