Lo sport è un fondamentale fattore di partecipazione alla vita sociale, in grado di diffondere la tolleranza, l’accettazione delle differenze ed il rispetto delle regole. Rappresenta, pertanto, una preziosa esperienza di democrazia e partecipazione. Occorre dotare, per la prima volta nella storia, la nostra città di un vero e proprio Sistema Sport. Operazione complessa, in quanto oltre a dover coinvolgere livelli istituzionali diversi e diverse competenze tecniche, si deve tenere conto delle avvenute trasformazioni della struttura sociale cittadina che ha raggiunto una diversa sensibilità e un mutato grado di ricerca del benessere. La vecchia concezione di attività sportiva intesa come esclusiva prestazione agonistica è stata ovunque soppiantata da una più moderna concezione che, esaltando maggiormente la partecipatività a tutti i livelli, determina una nuova idea di Sport. Il Sistema Sportivo da attuare deve comprendere l’insieme dei praticanti e delle relative esigenze, dei servizi sportivi e delle politiche atte a realizzare le attese di tutti i cittadini che desiderino svolgere una qualsivoglia attività fisica. Tale Sistema deve considerare l’attività sportiva come punto di incontro tra i praticanti e i servizi, e quindi tra domanda e offerta, ampliando il concetto di attività fisica e caratterizzandola per gli aspetti sociali e culturali che essa sottintende. Questo ambito operativo è un vero e proprio momento socio-culturale in quanto vede impegnati una molteplicità di soggetti. Dalle istituzioni pubbliche alle associazioni sportive, dai tecnici ai praticanti, dalle istituzioni scolastiche ai volontari, in tutti deve crescere e svilupparsi un impegno solidale che consenta la diffusione pervasiva dello sport e una partecipazione attiva alla vita sportiva cittadina.. Sono certo che sia ancora possibile contribuire al miglioramento di Caltanissetta e in questa ottica lo Sport può avere un ruolo molto importante. La pratica motoria e sportiva deve diventare a Caltanissetta una componente essenziale nello stile di vita. L’offerta di attività sportive deve prevedere due grandi sottosistemi:
– quello organizzativo
Il sistema impiantistico includerà sia le strutture immediatamente riconoscibili come impianti sportivi, sia altri spazi naturali che dovranno comunque essere sedi di talune attività. Il sistema organizzativo corrisponderà alla gestione dell’offerta: includendo le competenze istituzionali e quelle individuali, quelle pubbliche e quelle private (società sportive, federazioni e volontari). E’ assolutamente prioritario che il privilegio che a Caltanissetta attualmente hanno i più fortunati si trasformi in un diritto diffuso, il diritto di tutti alla pratica sportiva e ricreativa. L’Amministrazione Comunale attraverso il suo Sistema Sportivo deve proporre alle famiglie attività sportive per i bambini, diversificate e complementari, con l’aiuto delle scuole e di tutti i componenti del mondo dello sport, per formare una vera e propria catena educativa. cittadino deve prevedere: una funzione partecipativa (lotta all’incomunicabilità, all’isolamento da web, al distacco dalla realtà); una funzione democratica (rispetto dell’avversario, rispetto delle regole, rispetto dell’appartenenza); a funzione formativa (diversificata per età, dall’infanzia sino alla terza età); una funzione salutistica (prevenzione, lotta alla sedentarietà, contrasto alle devianze).L’Amministrazione Comunale non dovrebbe concedere contributi diretti ma, per la promozione della pratica sportiva, ove possibile, dovrebbe elargire voucher personali per la frequenza di appositi corsi di attività sportiva differenziati, organizzati dalle Associazioni Sportive operanti sul territorio. “Non puoi andare a fare Sport ?….Allora lo Sport verrà da te”. Il primo obiettivo deve essere cominciare a far fare Sport a tutti i giovani di Caltanissetta. Tutti i bambini delle scuole primarie e secondarie dovranno praticare a scuola uno Sport. Un coinvolgimento totale. Assieme alle Federazioni e alle società sportive si deve offrire a tutti i bambini un programma gratuito di apprendimento di una disciplina sportiva nella propria scuola. Possibilmente in ore curriculari. Il secondo obiettivo è la pianificazione della gestione degli impianti sportivi, differenziando quelli quartierali, che dovranno essere gestiti dai comitati di quartiere, da quelli di medie dimensioni, che dovranno essere gestiti dai privati, da quelli di grandi dimensioni, che dovranno essere gestiti, preferibilmente, da professionisti della gestione. Occorre fare rinascere la Consulta dello Sport, che proprio perché assemblea dei componenti del mondo sportivo cittadino, assolverà pienamente a compiti di democrazia partecipativa per ogni argomento attinente lo sport ed il tempo libero, pur sempre con funzioni consultive. Tale sistema servirà non solo a soddisfare le aspettative degli sportivi, ma potrà essere modello per gli altri, più impegnativi, settori di vita cittadina. Salvatore Lazzara