ROMA – “L’ultima atrocità commessa in Siria da un gruppo jihaidista che ha crocifisso e massacrato due giovani uomini, con l’unica colpa di essersi rifiutati di recitare la shahada, la formula musulmana per affermare la propria fede, è sconvolgente. Altrettanto sconvolgente è che la comunità internazionale non stia muovendo un dito per impedire che vengano compiuti questi crimini contro l’umanità condotti specialmente nei confronti delle minoranze cristiane. Di fronte all’inerzia e al sostanziale disinteresse della comunità internazionale per le persecuzioni dei cristiani e in generale delle altre minoranze è inevitabile che il fondamentalismo islamico, la cui sete di dominio sta insanguinando incontrastata Paesi come la Siria, la Nigeria e aree sempre più vaste del Medio Oriente, finirà per dilagare anche in Occidente con tutto il suo terribile ‘repertorio’ di stragi, violenze e massacri. Insieme a tutto questo, deve considerarsi la particolare esposizione dell’Italia a questi rischi, in quanto fortemente interessata dal fenomeno migratorio che ben potrebbe essere sfruttato da cellule qaediste per introdursi clandestinamente nel nostro Paese. Non intervenire sarebbe dunque un suicidio”. Ad affermarlo il deputato del Nuovo Centrodestra Alessandro Pagano.