POZZALLO – Non e’ morto di stenti ma e’ stato ucciso dagli scafisti l’eritreo di 25 anni il cui cadavere era a bordo di una delle tre imbarcazioni soccorse dalla Marina militare nel Canale di Sicilia ieri. E’ emerso dal racconto dei suoi compagni di viaggio, ascoltati dagli investigatori della Squadra mobile di Ragusa, dopo il loro arrivo nel porto di Pozzallo. Arrestati un cittadino del senegal e uno del Gambia, accusati di essere tra gli scafisti. Secondo quanto emerso, i loro complici in Libia al momento della partenza hanno ucciso l’eritreo con un colpo di bastone alla nuca. Solo la resistenza di numerosi compatrioti della vittima ha impedito agli scafisti di gettare in mare il corpo. Il cadavere e’ rimasto sul fondo della barca, e durante il viaggio lasciato a macerare nell’acqua e benzina. Tutti i 200 immigrati hanno riferito di essere stati violentemente picchiati per farli imbarcare in fretta, senza perder tempo per partire. Oggi pomeriggio verrà eseguita l’autopsia, mentre sono stati avviati rapporti con il consolato dell’Eritrea per un’ identificazione ufficiale della vittima.