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Nicola Sposito, consigliere Nazionale US Acli: valore del volontariato come senso civico. Esempio, il comune di Santa Caterina ancora deve 1000 euro

Redazione

Nicola Sposito, consigliere Nazionale US Acli: valore del volontariato come senso civico. Esempio, il comune di Santa Caterina ancora deve 1000 euro

Mer, 09/04/2014 - 18:06

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nicola spositoCALTANISSETTA – Oggi, purtroppo, sempre più spesso accade di dover constatare la mancanza di vera sensibilità e considerazione, nonché rispetto, da parte di molti amministratori locali nei confronti di quei cittadini che attraverso la loro azione volontaria ed a titolo totalmente gratuito, con grande senso civico, si assumono l’onere, è proprio il caso di dirlo, di organizzare e gestire iniziative di diversa natura (siano esse culturali, sportive ecc) che comunque hanno una connotazione di alto profilo sociale con risvolti positivi sul nostro territorio. Questa è l’azione del volontariato/associazionismo che spesso si sostituisce  a quella che dovrebbe essere prerogativa anche di chi ci amministra e che invece, ormai, un po’ per pigrizia, un po’ per incapacità, viene lasciata all’iniziativa del cittadino comune consorziato in associazione. Molto spesso si tratta di meritorie iniziative che hanno lo scopo di consentire la socializzazione, l’integrazione, lo scambio culturale, la conoscenza reciproca delle tradizioni, il benessere psico-fisico, iniziative che tendono a far conoscere i nostri luoghi  anche attraverso lo sport.

Numerosi sono i casi in cui l’amministratore utilizza ormai l’alibi della cosiddetta “carenza di bilancio, della mancata copertura finanziaria” per non onorare le promesse di esigui interventi economici a sostegno dell’evento, però guarda caso lo fa solo dopo aver abbondantemente utilizzato a proprio vantaggio la manifestazione con il relativo notevole ritorno di immagine che nella gran parte dei casi ne deriva. Questo comportamento poco etico rischia di far scomparire quel che di buono l’associazionismo riesce a mettere in campo ogni giorno con grandi sacrifici, anche per colmare un innegabile vuoto istituzionale. I dirigenti di associazione che sono anche dei padri di famiglia,si trovano costretti ad autotassarsi per onorare gli impegni presi,  penalizzando cosi il proprio bilancio familiare già mortificato da questo momento particolare di crisi.

Il mio riferimento, non l’abbia a male nessuno, non è casuale, ma assolutamente voluto ed è riferito al contributo promesso e poi disatteso di sole 1.000,00 € in occasione dell’organizzazione della 9^ edizione della passeggiata in bicicletta, in cui anche l’Unione Sportiva delle Acli era coinvolta nell’organizzazione, che il 2 Giugno 2012 da San Cataldo ha raggiunto Santa Caterina Villarmosa. Ebbene a distanza di quasi due anni il comune di Santa Caterina Villarmosa e il Consorzio 5 Valli si rimpallano la responsabilità di una mancata erogazione di un contributo che risulta comunque essere irrisorio se paragonato all’impegno volontario di centinaia persone, quell’impegno che ha permesso di riscuotere la partecipazione e il plauso di migliaia di persone giunte da tutta la Sicilia e non solo.

Basta guardare il bilancio economico della manifestazione per comprendere il livello organizzativo che c’è a monte, ma quei 1000,00 € non concessi suonano come uno schiaffo morale, una mancanza di rispetto a chi ha profuso tanto impegno anche salvaguardando l’incolumità dei partecipanti. E’ giusto sapere che il credito di 1000,00 € servirebbe a saldare chi ha fornito beni e servizi che in ogni caso dovranno essere pagati.

      Nicola Sposito

     Consigliere Nazionale US Acli

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